Il bosco, bene indispensabile per il presente e il futuro. Congresso nazionale a Torino




Tutela dei boschi, sviluppo sostenibile dei territori rurali, produzioni forestali, filiera legno-energia. Il bosco come filo conduttore di un evento che oltrepassa i confini delle aule universitarie per invadere tutta la città, con installazioni artistiche, proiezioni, incontri, visite guidate. Torino si prepara ad accogliere “Il bosco. bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile” , IV Congresso nazionale di Selvicoltura, in programma al Centro congressi “Torino Incontra” (via Nino Costa 8) dal 5 al 9  novembre e organizzato dall’Accademia italiana di scienze forestali (AISF) con la collaborazione dell Regione Piemonte, dell’Università degli Studi di Torino e l’adesione delle più importanti istituzioni accademiche e scientifiche italiane, del mondo ambientalista e naturalista, delle principali organizzazioni professionali e del settore produttivo e industriale.Il Congresso si articola in sessioni scientifiche, tavole rotonde, escursioni congressuali e una nutrita serie di iniziative aperte al pubblico.






L’avvio ufficiale martedì 30 ottobre alle 14.30 con la conferenza stampa di presentazione del Congresso nella Sala Principi d’Acaja dell’Università degli Studi di Torino (via Po 17). E sempre da martedì 30 ottobre, nel Cortile del Rettorato UniTO (ngresso via Po e via Verdi), nell’ambito del programma off, sarà esposta l’Installazione artistica “Radura” di Stefano Boeri.

Dal 1954, anno in cui si svolse a Firenze il primo Congresso Nazionale di Selvicoltura, al bosco sono state attribuite funzioni diverse a seconda del contesto storico e sociale in cui si trovava il nostro Paese. A livello globale la selvicoltura ha assunto un ruolo sempre più importante che va ben oltre la coltivazione e il miglioramento dei boschi esistenti: insieme alle tradizionali funzioni di produzione di materia prima legno e di protezione dei versanti, in questi ultimi anni i progressi scientifici e le nuove aspettative della società hanno affidato al bosco nuovi ruoli che hanno trovato spazio in Protocolli e Agende internazionali e hanno cambiato la visione del bosco nell’immaginario collettivo.
A una sempre maggiore presenza del bosco nei dibattiti internazionali e nei mezzi di comunicazione non è sempre corrisposta una adeguata attenzione nella gestione e nella programmazione di breve e, soprattutto, di medio-lungo termine, indispensabile per i cicli produttivi pluridecennali, per i lunghi tempi di ricostituzione e per la longevità che caratterizzano i popolamenti naturali.
Nel nostro Paese la superficie forestale è raddoppiata nell’ultimo secolo e ha raggiunto quasi il 40% della superficie totale. Questo aumento di superficie rappresenta un arricchimento dal punto di vista ambientale che richiede una attenta valutazione e gestione per garantire la piena funzionalità di queste nuove formazioni forestali.
In questo ultimo decennio sono avvenuti profondi cambiamenti nell’organizzazione e nella governance del settore: dapprima il Corpo Forestale dello Stato è stato assorbito dall’Arma dei Carabinieri; successivamente è stata istituita la Direzione Foreste all’interno del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali. A tutto ciò si aggiunga la necessità di evidenziare l’importanza crescente che il bosco e la selvicoltura vanno ad assumere nell’economia delle singole Regioni, con effetti ambientali che si ripercuotono a scala nazionale.
Il IV Congresso Nazionale di Selvicoltura avviene in un momento di fondamentale importanza in cui il bosco, capitale naturale e maggiore infrastruttura verde del paese, è chiamato anche a confrontarsi con la sfida della green economy. L’evento rappresenta un forum dove i rappresentanti governativi e delle Regioni, quelli delle università e degli istituti di ricerca, della società civile e del settore pubblico e privato forestale e ambientale, possono scambiare le loro esperienze al fine di formulare linee guida e conseguenti raccomandazioni a livello regionale e nazionale. L’obiettivo è di pervenire a sintesi conoscitive, scientifiche e tecniche innovative, proiettate al futuro e alla piena implementazione del concetto di gestione forestale sostenibile attraverso risposte scientificamente fondate e percorribili sul piano tecnico-programmatico.

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