Cantieri di lavoro dal 2019 per i disoccupati vicini alla pensione

Dal 2019 i Comuni piemontesi potranno promuovere cantieri di lavoro rivolti a disoccupati over 58 vicini ai requisiti pensionistici, in modo da contribuire ad accompagnarli alla pensione. Dà il via all’operazione la delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessora al Lavoro Gianna Pentenero, con cui vengono messi a disposizione 7,4 milioni di euro (risorse residue degli ammortizzatori sociali in deroga), per consentire agli enti locali di impiegare persone disoccupate con più di 58 anni di età in attività temporanee o straordinarie di servizio pubblico (attività forestali e vivaistiche, ad esempio, di rimboschimento, sistemazione montana e costruzione di opere di pubblica utilità).

La Regione firmerà nei prossimi giorni una convenzione con l’Inps, necessaria a consentire l’erogazione diretta delle indennità mensili di cantiere ai destinatari. Quindi seguirà il passaggio in Commissione regionale di concertazione e a inizio 2019 aprirà il primo bando rivolto ai comuni o alle unioni di comuni che, a seguito dell’approvazione dei progetti da parte della Regione, potranno procedere alla selezione dei lavoratori e avviare le attività dei cantieri.



“Il provvedimento – ha spiegato l’assessora Pentenero – si propone di impiegare persone rimaste senza lavoro in età matura, prive di ammortizzatori sociali, in attività che consentano di favorire il loro invecchiamento attivo e il conseguimento dei requisiti previdenziali in vista della pensione. E’ un modo concreto per ridurre il disagio di coloro che risultano troppo avanti con gli anni per avere reali possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro ma al tempo stesso sono ancora lontani dalla pensione. Con questo intervento stimiamo di poter coinvolgere circa 2.500 persone in due anni”.

La delibera consente anche di sbloccare le risorse destinate a erogare, sempre tramite Inps, l’indennità di mobilità in deroga (istituto oggi abolito) per circa 300 persone in possesso dei requisiti, ma le cui domande erano rimaste in sospeso, a causa di un blocco delle risorse da parte del Ministero del Lavoro.

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