Area di crisi, la Regione ha presentato il dossier al Governo

 

Torino e provincia area di crisi complessa: il dossier di richiesta di riconoscimento è pronto, la Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi la delibera che dà il via libera alla proposta. “Abbiamo fatto celermente la nostra parte – ha commentato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino – come ci eravamo impegnati a fare. Adesso tocca al Governo e al Parlamento mantenere gli impegni assunti dal ministro Di Maio, che prevedeva un significativo stanziamento di risorse. Mi permetto di fare un appello alle senatrici e ai senatori torinesi perchè verifichino, in sede di approvazione della legge di stabilità, che il fondo previsto per le situazioni di crisi complessa venga adeguatamente aumentato”.

Il dossier che candida il Sistema locale del Lavoro di Torino quale area di crisi industriale complessa è stato quindi inviato in via ufficiale al Ministero dello Sviluppo economico.

L’assessore alle Attività produttive, Giuseppina De Santis, ha spiegato: “Abbiamo completato il tutto in sole tre settimane e abbiamo rispettato la scadenza che ci era stata data, ci aspettiamo adesso un deciso incremento delle risorse in favore del Piemonte rispetto a quelle inizialmente previste dall’esecutivo nazionale nella bozza della manovra finanziaria, così come promesso nell’ultima riunione a Roma”.



Il sistema locale di Torino è composto da 112 comuni (1.7 milioni di abitanti) e corrisponde all’area di territorio regionale maggiormente interessata dagli effetti negativi della crisi, soprattutto in relazione alla situazione occupazionale che ha fatto registrare un’evidente criticità in termini di aumento del tasso di disoccupazione (10,3% nell’anno 2017) oltre che raddoppiato rispetto al periodo pre-crisi (era del 4,4% nel 2006).

Le linee di investimento che potranno avviarsi toccano i temi della mobilità connessa e clean e della transizione industriale del comparto automotive. Si tratta di filoni sui quali sono già attive forme di sostegno della Regione, attuate con il Mise negli anni scorsi e tuttora in fase di sviluppo attraverso i progetti finanziati con le misure regionali per l’industrializzazione dei risultati e della ricerca, poli di innovazione e  piattaforme tecnologiche. Alcune traiettorie del dossier su Area di crisi, tra cui in materia di infrastrutture strategiche la realizzazione della TAV Torino-Lione, sono inoltre definite per le questioni legate alla tutela ambientale, considerato che nel nostro territorio esiste un problema concreto di qualità dell’aria.

L’obiettivo è che tale proposta possa poi costituire un’opportunità per il rilancio di nuove direttrici di sviluppo su nuovi ambiti e un rafforzamento di quelli attualmente in corso di realizzazione quali la partecipazione all’iniziativa nazionale della Space economy, il nuovo Parco Città della Salute, il Competence Center e il Manufacturing Competence Center in ottica “Impresa 4.0”, lo sviluppo della Città Universitaria e di Poli di competenza Accademici, la realizzazione di aree di testing ground su tecnologie pulite.

La palla passa ora al Governo che dovrà istruire la pratica nelle prossime settimane e dare formale riscontro. Se l’esito sarà positivo, seguirà la stipula dell’accordo di programma dal quale verranno poi avviati i singoli strumenti di sostegno.

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