L’ombra dell’antica torre sul campanile di San Giovanni, “performance” contemporanea di arte antica

Il Solstizio invernale segna, per Saluzzo, il ripetersi di un fenomeno spettacolare: l’ombra dell’antica torre civica si proietta, sovrapponendosi perfettamente, sul campanile di San Giovanni. Nell’ambito degli eventi del Natale, la Fondazione Amleto Bertoni presenta una “performance” artistica firmata da Franco Giletta. La curiosità suscitata dalle foto dell’artista saluzzese un anno fa  hanno dato lo spunto per proporre un vero e proprio evento/workshop per ascoltare, guardare e fotografare un avvenimento unico, da vivere appunto come una performance artistica contemporanea di arte antica. “Da più di 500 anni questo fenomeno attendeva di essere conosciuto e fruito da un più vasto pubblico – spiega Franco Giletta –   Ci viene unicamente richiesto lo sforzo di imparare a vedere e non solo guardare. Così anche l’arte e l’architettura antica diventano contemporanee perché richiedono la nostra collaborazione, ci chiamano in un’ora, in un minuto particolare in cui dobbiamo raggiungerle.



Contemporanea ne è la fruizione e la possibilità della sua riproducibilità all’infinito. Nel periodo natalizio, in corrispondenza del solstizio d’inverno, l’antico Sol Invictus, l’ombra della torre civica si proietta perfettamente all’interno del campanile di San Giovanni e le due architetture diventano magicamente una nuova realtà. Come in una fantastica costruzione alla Escher, il campanile di San Giovanni si appropria dell’anima della torre generando una sensazione onirica di alterazione delle leggi naturali; una vera pittura solare. Bisognerà pazientemente attendere un anno per rivederla così magica”.  E, conclude Giletta:”il bello sta nel fatto che la perfetta sovrapposizione dura pochi istanti… un attimo che fugge e occorrerà aspettare nuovamente un anno per rivederlo con le stesse modalità”.
L’appuntamento è per sabato 22 dicembre all’Antico Palazzo Comunale (Salita al Castello 26) , ore 9.30-11. Ingresso libero.

(immagine tratta dal sito internet della Fondazione Amleto Bertoni)

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