TORINO – La “città meravigliosa” e la mappa umana di Rio nelle fotografie di Roberto Tarallo
Codici per leggere e interpretare una città, non una qualunque e non soltanto la seconda città del Brasile dopo San Paolo: la “cidade maravilhosa” si spalanca davanti a voi dalle pagine di un libro. E’ martedì 10 aprile al Caffé Trattoria Coco’S (via Galliari 28, Torino) dalle 17.30 alle 19.30 il nuovo appuntamento di presentazione e incontro con l’autore di “Còdigo Rio de Janeiro”, fotografia contemporanea popolare di Roberto Tarallo Giovando. Interventi di Gian Alberto Farinella, Maria Elena Marchettii ,Mirko Novellati Caldera,Dario Salani.
Un’occasione da non perdere per conoscere, tra un bicchiere di vino e un aperitivo, il percorso creativo per la realizzazione del progetto fotografico sulla “città meravigliosa”.
Roberto Tarallo racconta il codice eccitante e meticcio di Rio de Janeiro, modellando, costruendo, assemblando un volume piacevole, divertente, con elementi sociologici, politici, a carattere sperimentale, in modo da assorbire, trasmettere e condividere la bellezza di Rio. Tramite le sue immagini, i suoi testi e gli autorevoli contributi presenti nel libro, Tarallo diffonde il modello, il codice, la mappa umana della città. Racconta l’energia, i colori i sorrisi dei cittadini, incontrando gli occhi dei carioca e la loro semplice, schietta, diretta vitalità.
“Quando ho visto per la prima volta le foto di Roberto Tarallo mi sono detto: ‘vorrei abitare in questa città’. E solo in quel momento mi resi conto che si trattava di Rio, città che vesto come la mia pelle. Vuol dire che Roberto era riuscito a mostrarmi una città differente che è esistita prima nel suo sguardo e solo lui ha visto”. (Ruy Castro).

Roberto Tarallo Giovando,”Còdigo Rio de Janeiro” (Edizioni Prinp 2017).Testi di Ruy Castro, Mario Guglielminetti, Mirko Novellati Caldera, Maria Elena Marchetti, Gian Alberto Farinella, Roberto Tarallo Giovando. Progetto e fotografie Roberto Tarallo Giovando. Design grafico e impaginazione Cristina Iurissevich. Traduzioni Felipe Becker. |