ISTITUTO “NORBERTO BOBBIO” DI CARIGNANO, LICEO SCIENTIFICO – La fisica per chi vuole sperimentare

Torgnon 2018: la fisica per chi vuole sperimentare

Come è ormai tradizione da alcuni anni a questa parte, anche quest’anno nel mese di aprile si è tenuto lo stage di fisica “la fisica in gioco”, svoltosi alla casa alpina Maria Nivis di Torgnon, un piccolo villaggio tra le montagne della Val d’Aosta.
Lo stage è stato organizzato dall’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF), sezione di Settimo Torinese, con la collaborazione della Banca del Piemonte che, con il suo contributo, ha permesso di poter abbassare il prezzo di partecipazione e rendere, quindi, più accessibile agli studenti questa esperienza potenzialmente unica.
Le attività erano rivolte agli studenti delle classi quinte di diverse scuole di Torrino e provincia: gli studenti selezionati (principalmente su base volontaria) sono stati suddivisi in tre turni da tre giorni ciascuno, nel periodo dal 9 al 18 aprile.
L’organizzazione delle attività era gestita sia dai professori accompagnatori sia da alcuni giovani universitari, che avevano la funzione di tutor e guidavano i ragazzi nel corso degli esperimenti. Ad ogni gruppo di lavoro veniva assegnato un argomento che veniva trattato e approfondito anche mediante la sperimentazione diretta; al termine dello stage i ragazzi esponevano la loro esperienza ai ragazzi degli altri gruppi, presentando un elaborato riassuntivo.

Lo scopo dello stage è quello di avvicinare gli studenti al mondo della sperimentazione scientifica, permettendo loro di toccare con mano e comprendere concretamente in prima persona cosa si può celare dietro una formula fisica che, vista da lontano, sui libri, rimane un qualcosa di astratto e più lontano dalla realtà di quanto realmente non sia.
Oltre al lavoro sperimentale, è stata organizzata anche una attività all’aperto riguardante il funzionamento dei sistemi GPS e di localizzazione d’emergenza ARVA che, oltre a costituire un diversivo divertente alle attività teoriche ( alla lunga stancanti), ha permesso ai ragazzi di usare dispositivi tecnologici solitamente poco impiegati nella vita di ogni giorno ma che occupano un ruolo tutt’altro che marginale e spesso sottovalutato.
Inoltre, si sono svolte duranti i giorni dello stage alcune conferenze, tenute dai professori Davide Corà, del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale, Vincenzo Monaco e Raffaella Bonino del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino e dal dottor Stefano Bagnasco, riguardanti aspetti non comuni della fisica, come la sua applicazione in campo medico e diagnostico o la fisica che sta dietro i fenomeni del “paranormale”. Gli interventi si sono rivelati interessanti soprattutto per l’attenzione alle novità che la scienza ha introdotto nella nostra società e ai nuovi studi che sono in programma per gli anni a venire.

Il connubio tra attività pratica e lezione teorica, costruisce un equilibrio ideale, che tiene lontana la noia e permette che tre giorni di attività intellettuale intensa siano vissuti con entusiasmo e partecipazione, complice anche la particolare atmosfera che permea da un paesaggio innevato.
Il giudizio dei ragazzi su questa esperienza è molto positivo: l’ambiente che si respira è costruito su un grande interesse comune che sfocia nella attiva partecipazione di tutti e che contribuisce alla creazione di nuove amicizie e di sana competizione, che è, infondo, l’obiettivo ultimo dello stage.

Elisa Lazzaroni

Classe Quinta A,  Liceo scientifico

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