AVIGLIANA – “L’atlante dell’invisibile”, un romanzo come anteprima di Borgate dal vivo in città

Con grandi eventi teatrali che si svolgeranno nel mese di luglio Avigliana si appresta a giocare un ruolo speciale nell’edizione nell’edizione 2018 di Borgate dal vivo – Performing Alps primo festival internazionale delle borgate alpine che, tra giugno e settembre, toccherà ben 7 regioni, 47 comuni con 50 eventi tra letteratura, teatro e musica.

Un’anteprima della programmazione di luglio in città è prevista per sabato 23 giugno, alle ore 17. Lo scrittore Alessandro Barbaglia presenterà il suo nuovo libro,  il romanzo “L’Atlante dell’invisibile” (Mondadori). Barbaglia, nuovo presidente onorario del Festival, dialogherà con il direttore artistico della rassegna, Alberto Milesi, in una presentazione resa speciale dalla musica di Marco Manzella.

L’evento si terrà nel giardino delle donne, piccolo angolo di Avigliana alle spalle del palazzo comunale e a due passi da piazza Conte Rosso. Per l’occasione, il giardino si “vestirà a tema” accogliendo lo scrittore e i suoi ospiti con lanterne di carta, mappamondi, un sipario speciale e la Luna che farà capolino, prima (o dopo) essere stata “rapita”.

Ismaele, Dino e Sofia hanno quarantadue anni in tre quando nel 1989, in una sera di fine estate, rapiscono la luna in segno di protesta. Vivono a Santa Giustina, un lontanissimo paese fatto di baite di legno ai piedi delle Dolomiti che sta per essere sommerso da un lago artificiale, portandosi dietro tutti i loro ricordi, le gare con le lumache, il prato del castagno, i primi baci. Il progetto della diga risale al 1946. Ai tempi, gli abitanti di Santa Giustina non accettarono di abbandonare le loro case per trasferirsi al “paese nuovo” e rinunciarono ai benefici promessi nel caso di una resa immediata. Si avvicina però il momento dell’esproprio definitivo. Proprio negli anni Quaranta si sono conosciuti Elio e Teresa, e precisamente il 19 marzo 1946, in un bar Sport gremito di una folla accalcata per seguire la cronaca radiofonica della prima Milano-Sanremo del dopoguerra. Senza essersi mai visti né incontrati, Elio e Teresa – ormai anziani e da sempre innamorati l’uno dell’altra e del loro paese vicino a Milano – e i quattordicenni Dino, Ismaele e Sofia sono tormentati dalle stesse domande: “dove vanno a finire le cose infinite?”, “dove si nascondono l’infanzia, l’amore o il dolore quando di colpo svaniscono?”. E se Elio, per rispondere, costruisce mappamondi dalle geografie tutte inventate e sbagliate – descrivendo così la terra magica dove abita l’invisibile e costringendo Teresa a correggere tutto con puntiglioso realismo -, i bimbi di Santa Giustina via via che crescono si allenano a non smettere di scorgere l’invisibile tra le pieghe del reale e a conservarlo a modo loro, in una sorta di gioco segreto. In una danza fatta di immaginazione, ricordo ed elaborazione del lutto, Teresa incontrerà i bambini diventati adulti nella notte più incredibile delle loro vite: quella durante la quale, per pochi istanti di eternità, riemergerà il paese sommerso di Santa Giustina. E con lui l’amore, il dolore, l’infanzia e tutta la meraviglia che si nasconde nell’invisibile.
Da “L’Atlante dell’invisibile”, Alessandro Barbaglia

Ingresso alla serata libero e gratuito.

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