ISTITUTO BOBBIO CARIGNANO – Francesco Mazzei, pasticcere-letterato. Studente dell’Alberghiero finalista alle Olmipiadi di Italiano

Oltre 80mila studenti in gara dall’Italia e dall’estero, 1154 scuole e tra i finalisti l’Istituto “Norberto Bobbio” di Carignano. Boom di partecipanti per l’ottava edizione delle Olimpiadi di Italiano 2018 che, dopo una complessa e lunga selezione a eliminazione, ha portato Francesco Mazzei, allievo del secondo anno dell’Istituto di Carignano, Alberghiero – Indirizzo Pasticceria, a conquistare un posto tra i finalisti pronti a sfidarsi a suon di grammatica, sintassi, ortografia e analisi del testo.
Amante della cucina e dei dolci e con la passione per la lettura e lo studio, Francesco, 16 anni, ha superato egregiamente tutte le prove selettive di lingua italiana previste dalla competizione giungendo in finale.
Un futuro pasticcere con la passione per la lingua e letteratura italiana. Un pasticciere-letterato, l’ha definito qualcuno.
“Francesco è il vincitore morale della prestigiosa manifestazione e orgoglio per il nostro Istituto professionale – ha dichiarato il dirigente Franco Zanet – prova che la lingua italiana, la cultura, l’istruzione e le competenze camminano a braccetto con le passioni, gli interessi e i sogni dei nostri allievi che noi tutti abbiamo a cuore”.

La finale si è svolta a Firenze il 27 marzo scorso, nell’ambito dell’iniziativa “Giornate della lingua italiana” promossa dal Ministero dell’istruzione (MIUR), con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), dell’Accademia della Crusca, dell’Associazione per la Storia della Lingua Italiana (ASLI), dell’Associazione degli Italianisti (ADI), con la partecipazione del Premio Campiello Giovani e della Rai.
“Sono soddisfatto del mio risultato e tutto ciò non sarebbe stato possibile se il preside, i professori, i compagni e la mia famiglia non avessero creduto in me sempre – ha dichiarato emozionato Francesco – Ringrazio tutte le persone che mi hanno supportato e incoraggiato in questa grande avventura. Ringrazio la mia docente di Lettere, professoressa Messina, che mi ha proposto alla gara, la vicepreside R. Beux, poi tutti i docenti e collaboratori del preside, le professoresse Galliano, Cipriani e Novajra, che hanno curato ogni dettaglio. A tutti loro un profondo grazie, perché probabilmente non ce l’avrei mai fatta da solo”.

L. M.

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