Vaccini e obbligo di presentazione dei certificati, anche la Regione Piemonte prende posizione contro la proroga di un anno

Sullo slittamento di un anno, annunciato dal Governo, dell’obbligo di presentazione dei certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi prende posizione, e si schiera contro,  anche la Regione Piemonte.
Il testo, in deroga transitoria alla “legge Lorenzin” prevede che per la frequenza del prossimo anno scolastico 2018-19 basterà l’autocertificazione, ovvero una dichiarazione sostitutiva delle vaccinazioni effettuate, da presentarsi alle scuole.
Secondo l’assessore alla Sanità Antonio Saitta il provvedimento rappresenta “un passo indietro su un tema fondamentale per la salute dei cittadini” . “Lavoriamo perché non passi in Parlamento”, ha annunciato.
“I vaccini non sono un fatto burocratico – ha osservato Saitta – ma la più grande modalità di prevenzione. Consentono di ridurre le malattie gravi e mortali e, in alcuni casi, addirittura di eliminarle. Come Regioni chiediamo al Governo di essere sentiti, perché serve un’intesa. Qualora il Governo non volesse farlo e l’emendamento con la proroga dovesse essere approvato abbiamo due strade: riprendere il lavoro sull’obbligo vaccinale che le Regioni avevano già fatto e che era stato interrotto per arrivare alla legge Lorenzin, oppure ricorrere alla Corte Costituzionale, perché la sanità non è competenza esclusiva dello Stato”.

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