L’agente segreto suor Carla De Noni arriva in libreria, “”Resistenza svelata”





La lotta di Liberazione in Piemonte e le gesta di una suora diventata agente segreto per amore di giustizia: è il tema dominante di “Resistenza Svelata” (Fusta Editore), l’ultimo libro del giornalista Daniele La Corte.
Arriva in libreria in questi giorni un romanzo storico appassionate che scardina il processo resistenziale e affonda la sua indagine giornalistica nei meandri meno conosciuti della storia fatta di personaggi veri. Al centro del racconto suor Carla de Noni, figura realmente esistita, medaglia d’argento al valore militare per la resistenza, staffetta partigiana e poi agente del “Servizio X”, l’Intelligence fondata e coordinata da un tenente del Regio Esercito Aldo Sacchetti (nato a Roma) e dall’avvocato torinese, diventato poi cuneese di adozione, Dino Giacosa.
L’autore scava nei pensieri della giovane monaca, all’epoca poco più che trentenne, che dopo una vita travagliata, giunta dal Veneto a Torino e successivamente a Mondovì, diventa parte attiva della Resistenza compiendo atti di grande coraggio. Il 20 aprile del 1945, cinque giorni prima della Liberazione, mentre viaggiava in treno per portare viveri e messaggi ai partigiani, il convoglio venne mitragliato da un aereo americano. Suor Carla venne gravemente ferita e per mesi lottò contro la morte.
La sua guarigione è attribuita ufficialmente a un miracolo del torinese don Filippo Rinaldi, terzo successore di San Giovanni Bosco. Rinaldi è stato riconosciuto Beato da papa Giovanni Paolo II.

In “Resistenza Svelata” l’autore scava nei pensieri di suor Carla, immobilizzata nel suo letto di dolore, in una girandola continua di flashback accompagnando il lettore attraverso le varie missioni che lei e altri ribelli hanno messo a segno muovendosi tra montagne e città.

 

 

 

 

 

Giornalista e scrittore, Daniele la Corte è nato nel 1949 ad Alassio (Savona) e ha legato la sua firma ai principali quotidiani nazionali, tra i quali ricordiamo il “Corriere della Sera”, “Avvenire”, “Repubblica”, “La Stampa” e su tutti “Il Secolo XIX” di cui è stato caposervizio. Il 20 febbraio 2002 l’allora ministro della Cultura del governo francese, Cathérine Tasca, gli ha conferito l’onorificenza di Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres.


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