Attenzione ai funghi. A Villastellone numerosi casi di intossicazione

Nel periodo settembre-novembre 2018 il personale micologo della Struttura Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asl TO5 ha svolto 9 consulenze sui tre ospedali dell’Asl TO5 per un totale di 15 persone intossicate, tutte prevalentemente provenienti dall’area del Villastellonese da funghi consumati presso la propria abitazione che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche ospedaliere. Nel dettaglio: 5 persone intossicate da Amanita phalloides; 3 persone intossicate da Armillaria mellea; 3 persone intossicate da Boletus edulis; 2 persone intossicate da Russula gr. emetica; 1 persona intossicata da Leccinum Boletus Edulis; 1 persona intossicata da Leccinum sp.

Purtroppo in due casi, che hanno coinvolto 5 persone, il fungo responsabile è stato l’Amanita phalloides, un fungo mortale la cui tossicità è legata alla presenza di amatossine ed è sufficiente anche un solo cappello, pari a circa 20 grammi, a determinare una grave intossicazione.

La stagione fungina dell’anno 2018 verrà ricordata dagli appassionati e dai raccoglitori di funghi nonché dai micologi come eccezionale per l’abbondante crescita di funghi, con tutte le conseguenze, positive e negative, che ne derivano.
In natura sono presenti numerose specie fungine e solo una minima parte è tossica; ogni anno, tuttavia, si verificano in Italia numerosi casi di intossicazione, talvolta anche mortali. Questo accade quando il cercatore di funghi dilettante raccoglie e consuma funghi che ad un esame privo della sufficiente esperienza gli sembrano commestibili, non rendendosi conto del reale pericolo a cui va incontro.



Fra le tante funzioni del Micologo Asl, stabilite dal Decreto Ministeriale 16 ottobre 1998, una delle più importanti è la consulenza prestata agli ospedali in occasione di presunta intossicazione da funghi. In questi casi, una fase fondamentale è il recupero di tutto il materiale utile alla diagnosi micologica.
Le manifestazioni cliniche legate all’ingestione di funghi velenosi o non commestibili sono estremamente varie e sono in rapporto alla specie fungina implicata. E’ da segnalare la presenza di patologie legate all’ingestione di funghi eduli legate ad una difficoltà di digestione o di intolleranza individuale o a errata cottura.

In questi giorni vi è una notevole crescita di Armillaria mellea, fungo detto volgarmente “famigliola o chiodino” che nasce e si sviluppa in modo cespitoso sia sui tronchi di alberi vivi, sia su ceppaie di piante morte, tanto di conifere, quanto di latifoglie. Detto fungo per poterlo consumare va fatto sbollentare per almeno 20 minuti e gettando l’acqua di cottura; anche i funghi mangerecci se mal conservati, possono provocare intossicazione dovuta ai prodotti di degradazione.
Nell’anno 1999 l’Asl TO5, ha istituito l’Ispettorato micologico che è un servizio offerto dalla Struttura Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, presso il quale tutti i cittadini possono rivolgersi per sottoporre al controllo i funghi trovati, in modo da poterli consumare in tutta tranquillità. All’esame di commestibilità deve essere sottoposto, nel più breve tempo possibile l’intero quantitativo raccolto, il “campione” non serve. I funghi giudicati non mangerecci saranno immediatamente confiscati per la distruzione. Presso tali centri operano micologi che forniscono anche informazioni e consigli sulle precauzioni da usare nel consumo dei funghi.
In caso di malessere, dopo l’ingestione di funghi è opportuno pensare sempre ad una possibile intossicazione e ricorrere alle cure mediche, le quali, se praticate tempestivamente, possono anche salvare la vita.
Le prestazioni dell’Ispettorato Micologico dell’Asl TO5, limitatamente ai privati e/o diretti consumatori, sono gratuite e si svolgono presso le tre  sedi dell’ASL TO5: a Chieri (via San Domenico 21) il lunedì dalle ore 14.30 alle 15.30; a Carmagnola (via Avv. Ferrero 24) il giovedì dalle ore 9 alle 10; a Nichelino (via San Francesco D’Assisi 35) il lunedì dalle ore 11 alle 12 e mercoledì dalle ore 14 alle 15.

Ulteriori informazioni: Ispettorato Micologico tel. 011.6806837 – sian@aslto5.piemonte.it




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