Contrasto al gioco d’azzardo, primi risultati della legge regionale

Primi positivi effetti della legge di contrasto al gioco d’azzardo.
Negli ultimi due anni, dall’approvazione della legge regionale sul contrasto al gioco d’azzardo patologico, il volume di gioco in Piemonte si è ridotto di oltre mezzo miliardo di euro passando da un volume di 51 miliardi di euro nel 2016 a una stima di 46 miliardi nel 2018. Nei tre anni precedenti il dato era in costante crescita: 46 per cento tra il 2013 e il 2016.
Nello stesso periodo le perdite dei giocatori piemontesi si sono ridotte del 17 per cento passando da 1 miliardo e 250 milioni nel 2016 a una stima di un miliardo e 30 milioni nel 2018 con un calo di circa 220 milioni in due anni.
Lo rivelano i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli elaborati da Ires Piemonte su incarico della Regione.



In particolare ,confrontando il primo semestre 2018 periodo in cui le norme sulle distanze erano ormai in vigore con il primo semestre 2017, quando al contrario non erano ancora efficaci, si osserva una riduzione del volume di gioco complessivo pari a 119 milioni di euro per una proiezione di 238 milioni di euro sull’intero anno. Se si considera invece il solo volume di gioco relativo a slot machine e video lottery la riduzione è ancora maggiore, pari cioè a 228 milioni in sei mesi,  456 milioni nel’lintero anno. Allo stesso modo le perdite legate al gioco su slot machine e video lottery sono diminuite nel primo semestre 2018 di circa 106 milioni di euro 28 rispetto al primo semestre 2017. Nel confronto tra il primo semestre 2018 e lo stesso periodo del 2017 si nota in Piemonte una lieve crescita delle perdite del gioco online, 75 milioni di euro che salirebbero a circa 15 milioni nel 2018 se il dato del primo semestre venisse confermato. Questo tipo gioco, in forte crescita a livello nazionale (solo nel 2017 è aumentato del 34 per cento), occupa una porzione minoritaria del gioco d’azzardo: ben il 72 del gioco complessivo in Piemonte, infatti, è riconducibile a slot e video lottery.
“La legge – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Antonio Saitta – ha avuto un effetto positivo ed ha già raggiunto alcuni obiettivi che ci eravamo posti al momento della sua approvazione cioè la diminuzione dei numeri del gioco in Piemonte. Voglio sottolineare l’impegno della sanità pubblica in tutte le Asl del Piemonte grazie al lavoro dei Dipartimenti contro le dipendenze che curano ogni giorno centinaia di pazienti affetti dai danni del gioco compulsivo. Il nostro impegno ora prosegue con azioni di prevenzione e di informazione su tutto il territorio siamo convinti che l’efficacia della legge sarà ancora più rilevante nell’immediato futuro. Ridurre il numero dei giocatori patologici, al di là degli aspetti economici che già si sono manifestati nel primo semestre del 2018, significa un risparmio consistente anche per la sanità che può essere investito in altri ambiti”.
“Mi sembra che i numeri presentanti -ha aggiunto l’assessora al’lIstruzione lavoro e formazione Gianna Pentenero – dimostrino come la legge regionale abbia contribuito in maniera significativa a ridurre i volumi ma soprattutto le perdite legate al gioco d’azzardo in Piemonte. Sebbene i suoi effetti dovranno essere necessariamente valutati in un arco temporale più ampio le prime risultanze indicano una generale riduzione del rischio di esposizione al gioco d’azzardo che era proprio una delle finalità della legge”.
Il piano delle attività di contrasto e prevenzione del gioco d’azzardo patologico in fase di attuazione prevede, tra l’altro,  percorsi formativi rivolti ai gestori delle sale gioco e agli esercenti commerciali con l’obiettivo di prevenire il consumo eccessivo di prodotti da gioco in denaro e aumentare la consapevolezza sui fenomeni di dipendenza da gioco e quelli indirizzati al personale della polizia locale perché promuovano politiche di contrasto al gioco d’azzardo patologico. In partenza il primo corso a Torino aperto agli operatori di tutta la regione.
La conoscenza dei rischi del gioco patologico è al centro anche dei moduli formativi rivolti ai docenti e agli studenti delle scuole superiori piemontesi, dove è prevista la realizzazione di diverse attività di sensibilizzazione.

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.