A Osasio uno spettacolo di Natale rende ancora più prezioso il dialogo scuola-famiglia

Riceviamo, condividiamo e pubblichiamo molto volentieri.

… E se fossero i genitori a cantare e ballare e recitare per i loro figli?… E se per una volta ricordassero cosa significa “essere bambini”? Ebbene, questo è successo nella piccola ed accogliente Scuola dell’Infanzia di Osasio, dove ormai lo spettacolo realizzato in occasione della festività natalizia è diventata una tradizione storica, al pari di tante scuole.
Lunedì 17 dicembre le famiglie, superando indugi, impegni e tante difficoltà organizzative, si sono strette a formare un unico grande gruppo artistico “improvvisato” per regalare ai propri figli una mega sorpresa natalizia! Si sono cimentate, per la prima volta, in uno spettacolo di Natale, intitolato “Un fatto strano”, rendendo ancora più prezioso questo momento di condivisione con insegnanti e alunni.

Il lavoro di squadra e poi l’esibizione hanno rappresentato un forte esempio per i piccoli, rimasti sbalorditi dalle vesti insolite dei loro genitori. I bambini hanno ballato e cantato insieme ai grandi, e seguito con curiosità la storia di un Babbo Natale triste per aver perso tutti i doni da distribuire ai bimbi buoni.
Un momento così emozionante non può che restare impresso nell’album della memoria di tutti.

Complimenti, dunque, alle mamme di Osasio, che hanno egregiamente interpretato il ruolo di narratori, folletti, renne, streghe e Mamme Natale; un grazie a Fabrizio, il rappresentante dei genitori, per la grande pazienza dimostrata e capacità di ascolto; una “standing ovation” a nonno Ercole per aver impersonato il mago più potente del mondo. Grazie alle nostre maestre per averci offerto questa possibilità, Tindara e Graziella.


Non è servita una performance da Oscar, bensì una buona dose di entusiasmo contagioso e tanta collaborazione, ingredienti che tendono a diminuire in questi ultimi tempi, rendendo molto complicato il dialogo scuola-famiglia. Ci sono tante “buone ragioni” per vivere una simile esperienza, e il modo migliore per conoscerle e farle conoscere è appunto metterle in pratica… almeno una volta nel percorso scolastico dei propri figli.

Anonima che ama la scuola





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