“Oro Bianco”, la ricerca della bellezza. Al Castello della Rovere di Vinovo una grande mostra dedicata alle porcellane della Reale Manifattura

Con “Oro Bianco” lo splendore della porcellana vinovese torna dove ha preso forma e si potrà ammirare in tutta la sua bellezza da domenica 17 febbraio a domenica 28 aprile 2019.

Il Comune di Vinovo, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il contributo della Compagnia di San Paolo, dedica alla produzione di porcellane della Reale Manifattura di Vinovo, una delle più straordinarie eccellenze locali, una ricca ed eterogenea esposizione nel Castello Della Rovere, al piano nobile (piazza Luigi Rey). Inaugurazione sabato 16 febbraio.
Al pubblico saranno presentati e illustrati gli aspetti storicamente e artisticamente più significativi di un’attività prestigiosa che è nata e cresciuta proprio nel Castello. Saranno infatti esposti per la prima volta, nel luogo in cui sono stati creati, circa duecento porcellane e materiali provenienti da collezioni private, dalle raccolte di Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica e del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dall’Archivio di Stato di Torino, dall’Archivio Storico Città di Torino e dalla Curia Vescovile di Torino – Parrocchia di Vinovo.
Invenzione cinese nata intorno al X secolo, la porcellana si distingue dagli altri materiali ceramici per le sue peculiari caratteristiche di bianchezza, brillantezza e traslucidità dovute in particolare alla presenza del caolino. Essa acquistò gradualmente una sempre maggiore notorietà guadagnandosi apprezzamenti da tutte le Corti europee, che se ne servivano per ornare le loro residenze e per farne doni diplomatici, tanto da meritarsi il soprannome di “Oro bianco”, perché preziosa ed estremamente rara.



La manifattura di Vinovo fu l’unica in Piemonte a essere fondata sotto l’egida della monarchia sabauda tanto da potersi fregiare del titolo di “Regia Fabbrica di Porcellane”. Fu aperta nel 1776 nel Castello di Vinovo, affidato dal Re all’Ordine Mauriziano, grazie all’intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel e di un ceramista di Strasburgo, il geniale Pierre-Antoine Hannong, la cui conoscenza dell’arcanum, l’impasto segreto della porcellana, lo aveva condotto alla manifattura di Sèvres e quindi a fondare le prime fabbriche di porcellana dura. Nella fabbrica di Vinovo era impiegato un gruppo di lavoranti francesi, tedeschi e italiani, che nell’arco di soli tre anni riuscì a portare la produzione a livelli di notevole qualità. Tuttavia, difficoltà dovute a una scarsa lungimiranza imprenditoriale portarono all’interruzione delle attività nel 1779, che furono riprese l’anno successivo dal medico e chimico torinese Vittorio Amedeo Gioanetti. Il Gioanetti sviluppò e potenziò la produzione con ingegno e competenza, mettendo a disposizione le proprie conoscenze in ambito chimico e geologico. Alla sua morte avvenuta nel 1815 gli subentrò il suo primo collaboratore Giovanni Lomello, il quale non riuscì a replicare il successo ottenuto sotto la direzione Gioanetti e la manifattura chiuse definitivamente nel 1822.

L’allestimento della mostra è stato progettato ed elaborato in modo vario e articolato, tale da consentire una rappresentazione multimediale coinvolgente e appassionante, attraverso un percorso espositivo diviso in cinque sezioni che ripercorrono cronologicamente i tre periodi di produzione dal 1776 al 1822: la gestione Hannong- Brodel, quella Gioanetti e, infine, quella di Lomello.

Con l’occasione sarà per la prima volta parzialmente visibile l’interessante ciclo dipinto con stemmi del secolo XVI recentemente restaurato nella torre nord del Castello.
Attualmente sono ancora in lavorazione le pareti, su cui sono emerse importanti testimonianze storico-artistiche come un profilo di figura umana a sanguigna. Inoltre potranno essere ammirati nel chiostro del castello gli affreschi di assoluto valore artistico, che decoravano la fascia superiore del primo ordine di arcate. Tali affreschi vennero ricoperti di malta attorno al 1825 dai Gesuiti, per non turbare o distogliere l’attenzione degli studenti che avrebbero osservato le nudità delle raffigurazioni. Intorno al 1882 la famiglia Rey, allora proprietaria del castello, affidò al pittore Morgari l’incarico di riportare alla luce le raffigurazioni.
Le sedici parti affrescate, rimosse nel 1979 e affidate al restauro, torneranno nel Castello.
La mostra “Oro Bianco: la ricerca della bellezza”, fortemente voluta dal sindaco Gianfranco Guerrini e dal Comune di Vinovo,  è stata coordinata dall’assessore alla Cultura Maria Grazia Midollini affiancata da un gruppo di lavoro dell’Area Cultura, dallo storico vinovese Massimiliano Brunetto e dall’Associazione Amici del Castello. Il gruppo di lavoro ha interagito positivamente con i tecnici chiamati ad arricchire la mostra ognuno con le proprie specifiche competenze. L’allestimento è stato seguito da Isabella Bruschi, mentre il progetto multimediale è a cura di H12Film.
L’evento ha ottenuto il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Città di Torino e Real Casa di Savoia. Si è avvalso inoltre della collaborazione della Fondazione Torino Musei / Palazzo Madama e del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dell’Achivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino – ASTUT . Il catalogo è stato stampato da SAGEP Editori.

“Oro Bianco: la ricerca della bellezza. Porcellane di Vinovo”. Dal 17 febbraio al 28 aprile 2019. nel Castello della Rovere di Vinovo (piazza Luigi Rey).
Orari di apertura: sabato e domenica ore 9.30 – 12.30 e 14.30 – 19; lunedì 22 aprile (Pasquetta) orario continuato 10-19; 25 e 26 aprile 14.30-19; 21 aprile (Pasqua) chiuso. Visite guidate su prenotazione

Per gruppi e scolaresche la mostra sarà visitabile in settimana previa prenotazione: tel. 011.9620413 – 338.2313951; cultura@comune.vinovo.to.it. Tariffe biglietti: Intero 7 euro; Ridotto 5 euro (per possessori di abbonamento musei, under 18, over 65, gruppi pari o maggiori di 10 persone); Intero con visita guidata: 10 euro; Ridotto con visita guidata 8 euro; Ingresso gratuito per minori di 8 anni. Per ulteriori informazioni: Comune di Vinovo Ufficio Cultura tel. 011.9620413; cultura@comune.vinovo.to.it.

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