Un bando da oltre tre milioni di euro per riqualificare fiumi e laghi piemontesi

Acqua, bene prezioso da tutelare. Per riqualificare laghi e fiumi la Regione stanzia tre milioni e 300 mila euro. E’ questa la cifra  destinata a favore del nuovo bando rivolto a enti pubblici. Un impegno notevole, tanto più se si considerà che rapprsenta  quasi il triplo del primo bando dell’aprile 2018. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, nel corso dell’incontro informativo sul programma di interventi sui corpi idrici piemontesi, svoltosi oggi a Torino. “Si tratta – ha dichiarato alla platea di professionisti, ingegneri, architetti, amministratori locali e direttori di aree naturali protette presenti in sala – di interventi molto importanti anche nell’ottica dell’adattamento ai cambiamenti climatici”. E ha concluso con l’invito a “valorizzare progettualità ampie e integrate, unendo le forze per conseguire risultati importanti su larga scala”.
Il bando rivolto a enti pubblici, anche in forma associata, consente di soddisfare le richieste dell’Unione europea in merito al raggiungimento, o al mantenimento, del “buono stato delle acque” sia dal punto di vista chimico-biologico sia da quello relativo all’ecosistema generale.



Le sponde di laghi e fiumi, la vegetazione e i pesci necessitano di un ambiente che sia il più naturale possibile. Gli interventi finanziati l’anno scorso riguardano il ripristino della continuità fluviale, come nel caso in cui ci siano delle traverse di impianti idroelettrici che limitano il deflusso dei corsi d’acqua e sbarrano il passaggio dei pesci. Con i fondi a disposizione sono state realizzate “scale di risalita” per i pesci in diversi fiumi piemontesi. Sono stati finanziati anche interventi volti ad eliminare specie vegetali invasive e infestanti, in modo da riqualificare la flora lungo le sponde. Si rendono così laghi e fiumi meno artificiali e con più alberi, ottenendo un duplice vantaggio: ridurre il rischio di alluvioni e rendere le aree fluviali maggiormente fruibili dalle comunità in cui sono inserite. Fra i progetti illustrati nel corso della giornata, quello dell’Unione montana Valle Maira, volto a garantire la stabilità del Rio Preit sopra Canosio e quello relativo al miglioramento del torrente Stura di Ovada.
I fondi destinati al bando sono ricavati dai canoni delle concessioni idriche, che sono così reinvestiti anche in funzione degli obiettivi del Piano di tutela delle acque.

Il bando sulla riqualificazione dei corpi idrici è aperto fino alle 12 del 17 maggio 2019.

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