“La chiameremo Caterina” – E VOI? MANDATECI LE VOSTRE STORIE DI ANIMALI, AMORE E AMICIZIA

“La chiameremo Caterina”

Gatta Caterina

Storia di Caterina. Nell’estate 2014 ero andata a trovare mia mamma, ed entrando nel giardino avevo sentito un miagolio insistente.

Era un gatto, che probabilmente si era perso o era stato abbandonato. In quel momento ho pensato che magari qualcuno sarebbe venuto a riprenderselo, o lui stesso avrebbe trovato la strada di casa.
Il giorno dopo sono tornata, ed era ancora lì,  mi si è avvicinato miagolando con insistenza: era affamato!
Gli ho dato del cibo che ha mangiato avidamente. Corporatura esile, aveva tre colori: bianco, grigio e beige. Ho poi scoperto in seguito che se  i gatti hanno tre colori possono essere solo femmine.
Ho concordato con mia madre di tenerla da lei, che a quell’epoca viveva con la badante. Le ho chiesto: come la chiamiamo? E lei di getto, senza pensarci troppo, mi ha risposto: Caterina!
Sono andata a comperare una cuccia convinta che automaticamente andasse lì a dormire: invece nulla da fare. Anche in questo caso, altra scoperta: sapete dove dormono i gatti?  I gatti sono esseri assolutamente indipendenti, dormono dove vogliono loro!
Infatti si accovacciava nei posti più disparati, saliva sulla betulla, o sulle scale di casa. Solo dopo parecchie settimane si è finalmente decisa a dormire nella cuccia.
Memorabile la volta in cui eravamo tutti fuori in giardino ed improvvisamente è apparsa Caterina tenendo in bocca una bella bistecca. La badante si è messa le mani nei capelli… e poi siamo scoppiate tutte quante a ridere!
Dallo scorso novembre Caterina non c’è più, ma a casa nostra è arrivato Leo, cucciolo maschio disei mesi, rosso, simpaticissimo. Ma questa è un’altra storia.

Fabrizia Mattio


Gatto Hirosshy

La storia precedente: Hiroshy.

 

 

 

 

 

 

 

DUE CUORI, UNA CASA E UNA CUCCIA – Storie di animali, amore e amicizia

E voi? Parlateci del vostro migliore e fedele amico, esclusi quelli a due gambe. Sono ammesse zero, due, quattro o più zampe, code, ali, pinne, becchi. 

Raccontateci il rapporto speciale che avete o avete avuto con qualcuno che miagola, barrisce, cinguetta, fa le fusa, abbaia alla luna, starnazza, galoppa, va in letargo, vi aiuta a cercare i tartufi o a soccorrere le persone, bruca, vi tiene compagnia, sa arrivarvi al cuore senza bisogno di parole, vi ama senza chiedere nulla in cambio se non qualche crocchetta.

Mandateci una sua foto, presentatacelo (il nome, una breve descrizione, ecc.) e spiegateci come è entrato nella vostra vita  e perché è o è  stato importante per voi o per la vostra famiglia.Insomma, raccontateci la vostra storia.

Modalità di partecipazione

Inviate il materiale esclusivamente a ierioggidomani17@gmail.com. Le foto (attenzione, nell’immagine deve essere ritratto esclusivamente l’animale, non deve comparire nessuna persona) e le storie migliori, selezionate a insindacabile giudizio della Redazione, saranno pubblicate nei prossimi mesi nella versione stampa e/o nella versione web.
Non dimenticate di aggiungere il vostro nome e cognome che, in caso di pubblicazione, saranno omessi solo su vostra specifica richiesta.

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