Giornata della raccolta alimentare sabato 2 marzo, anche in 150 supermercati del Piemonte

Anche il Piemonte aderisce alla Giornata della raccolta alimentare contro la fame in Italia, che quest’anno sarà sabato 2 marzo.

Giornata della raccolta alimentare nei supermercati

Promossa a livello nazionale dal Banco delle Opere di Carità – Boc, nella nostra regione  coinvolgerà 150 supermercati del territorio. In essi saranno presenti i volontari, circa 1600, per la raccolta di alimenti donati dai cittadini che faranno la spesa e decideranno di mettere nel proprio carrello qualcosa in più, da destinare al sacchetto per i meno fortunati.
L’iniziativa è stata presentata a Torino nei giorni scorsi dal presidente Boc del Piemonte, Enzo Valsania. Nell’edizione 2018 della Giornata sono stati raccolti ben  98 mila chili di alimenti e per quest’anno in tutta Italia saranno impegnati 50 mila volontari in circa duemila supermercati. La Giornata di raccolta ha il patrocinio della Regione Piemonte.



“Un’iniziativa importante – hanno sottolineato gli assessori regionali Giorgio Ferrero e Augusto Ferrari – perché mette a sistema le reti economiche con quelle di solidarietà. Abbiamo bisogno di valorizzare il grande tessuto sociale e di volontariato che rende possibile ogni giorno il miracolo di aiutare le persone in difficoltà e ringraziamo i piemontesi che aderiranno a questa giornata”.
La Regione Piemonte si avvale della legge regionale sullo spreco alimentare, per il contrasto alla povertà. “In questi anni – ricordano dall’Ente – sono state create le condizioni per coinvolgere il tessuto diversificato di associazioni, piccole e grandi, che già operano nei territori, siglando un protocollo d’intesa con i centri servizi del volontariato. L’obiettivo del protocollo è quello di avviare la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, di formazione e di informazione per ognuno dei territori di competenza, con lo scopo di sviluppare una cultura del consumo e dello spreco critico, dei beni alimentari e non, in opportunità per i cittadini in stato di bisogno, raccordandosi con altre iniziative eventualmente messe in atto a livello regionale, nazionale e comunitario”.

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