Viole (e pratoline) in un bicchiere – Una raccolta di poesie di Vera Durazzo

Vera Durazzo Violein un bicchiere L’amore per la scrittura e la lettura, l’importanza e il peso delle parole, del loro significato e del loro suono, forma e contenuto, armonia e profondità, arte e vita; una passione che Vera Durazzo coltiva da sempre, e che sta dando i suoi frutti. Ultimo, in ordine di tempo, è  “Viole in un bicchiere”, raccolta di poesie fresca di stampa (EEE-Edizioni Esordienti E-book, prima edizione cartacea 2019; www.edizioniesordienti.com). Teneri, delicati, ma insieme forti e di grande suggestione sono i versi – spesso sorridenti o venati di ironia, talvolta malinconici – che si rincorrono, pagina dopo pagina, e colpiscono al cuore, emozionano con la capacità di cogliere l’istante e la profondità e la ricchezza che si annida anche nei piccoli gesti: “Le nostre parole / sono lievi e morbide / come la schiuma. / Il pensiero diventa / trasparente e variegato e lucente/ come le stoviglie / lambite dall’acqua e dal sole”.
Vera Durazzo distilla le parole e fissa attimi del presente, racconta luoghi e persone, riacciuffa ricordi, guarda al futuro: “Ricordi? / Il mazzolino di viole e pratoline in un bicchiere, / girotondo, nascondino, palla prigioniera / nella piazzetta, le battaglie con la neve, / la canzone del cucù, / libri di biblioteca vecchi come il cucco, / le lezioni soporifere del prete. / Lacrime per piccole grane, / l’allegria fatta di niente”; “Talora / il mio angolo di mondo / si colora / del tuo sguardo azzurro delicato, / disarmante”; e, nella poesia dedicata al figlio che chiude il libro: “Impara a voltar pagina: / il futuro / ti appaia / bianco, / come un campo di neve, / privo di orme”.



Come spiega lei stessa: “Parlare della scrittura poetica, in modo esauriente,è come voler descrivere non solo la trama, gli arabeschi, le decorazioni e i colori di un tappeto, frutto di anni di lavoro e di riflessione ma anche rifacimenti e restauri”.

Il libro è corredato dalle immagini scattate da Cristina Cavaglià, Guglelmo Bauducco e Lillo Clementi.
Appassionata di scrittura creativa, Vera Durazzo ha conseguito numerosi riconoscimenti e il precedente lavoro pubblicato, la raccolta di racconti “Street Artist” (Edizioni Esordienti E-book, 2017), le è valso una segnalazione di merito al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Cinque Terre – Golfo dei Poeti” 2018 XXX edizione: la giuria, dopo aver valutato le numerose opere di alto valore stilistico e contenutistico proposte in concorso, ha deciso di attribuirle il riconoscimento per la sezione libro inedito di narrativa.

Vera DurazzoE’ nata ad Acerenza (Potenza) ma la sua famiglia è originaria di San Marco di Castellabate. Si è laureata a Torino in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea con i docenti Giorgio Barberi Squarotti e Folco Portinari e ha esercitato la professione di insegnante alla Scuola Media. Attualmente dedica parte del suo tempo libero all’organizzazione di eventi culturali, in particolare presso il Museo di Cultura Popolare e Contadina di Villastellone. Ha frequentato, per molti anni, i seminari della scuola Holden.

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