La “città meravigliosa” a Villastellone. Código Rio de Janeiro, mostra fotografica di Roberto Tarallo Giovando
“Ciò che conta non è l’architettura ma la vita,
gli amici, la famiglia e questo mondo ingiusto
che dobbiamo cambiare” (Oscar Niemeyer)
“Código Rio de Janeiro”, codici per leggere e interpretare Rio de Janeiro, non una città qualunque e certo non soltanto la seconda città del Brasile dopo San Paolo: la “cidade maravilhosa” si spalanca davanti a voi in tutta la sua vivida bellezza, e vi viene incontro, dalle pagine rutilanti di colori di un libro di fotografie. Le stesse gioiose immagini che, da sabato 1 a sabato 15 giugno, saranno esposte nella chiesa di Santa Croce a Villastellone (via Ermanno Cossolo 0/1) e in forma diffusa al Gran Bar (via E.Cossolo 1), al Royal Bar (via E.Cossolo 111), al Caffè del Conforto (piazza Martiri della Libertà 5) e da Rané Workers Coworking (largo Stazione 2). Inaugurazione sabato 1 giugno, ore 17-20. Ingresso libero.
Fa tappa qui, dopo essere stata presentata a Torino in diverse sedi dal 2016 a oggi, la mostra “Código Rio de Janeiro. Fotografia contemporanea popolare” del villastellonese RobertoTarallo Giovando, regista, fotografo e artista: l’energia, i colori, i sorrisi, gli occhi dei carioca ci vengono incontro, con tutta la loro contagiosa vitalità in un mostra emotiva e accogliente, che propone in stampe di grande formato una selezione degli scatti che compongono il caleidoscopico e omonimo progetto, frutto dei quattro viaggi compiuti dall’autore a Rio dal 2008 al 2016, per un totale di cinque mesi di vita nella Città Meravigliosa.
Il progetto fotografico, coordinato e supportato dall’associazione culturale Codigo Mundi, si è concretizzato nel volume “Código Rio de Janeiro. Fotografia contemporanea popolare” (Prinp – Editoria d’arte, 2017; www.prinp.com).
Punto di partenza e molla creativa sono stati l’ossessione, il desiderio, il piacere e l’amore, come spiega Roberto Tarallo Giovando, che si definisce “generatore digitale di immagini e sogni nel presente post-industriale”: “L’ossessione di raccontare con un progetto artistico il codice eccitante di Rio de Janeiro, il codice meticcio della Città Meravigliosa; la costante insaziabile ossessione di realizzare con istinto l’immagine perfetta, semplice, poetica, curiosa”.
Lo sviluppo di questa idea ha avuto come esito finale un volume piacevole, divertente, con elementi sociologici, politici, a carattere sperimentale: immagini, testi e autorevoli contributi con cui raccontare Rio, trasmettere e condividerne la bellezza assorbita durante i viaggi in Brasile e di diffonderne il modello, il codice, la mappa umana.
Fonti di ispirazione le opere “Rio de Janeiro: cronaca di una città troppo eccitante” di Ruy Castro e “Mappa Mundi” di Domenico De Masi: “Da esse ho tratto motivazione e sostegno creativo per il progetto”, sottolinea l’autore. Un’esperienza tutt’altro che conclusa, che costituisce infatti soltanto il primo tassello di “Código Brasil”, ambizioso e impegnativo lavoro fotografico che toccherà 26 città e 26 stati federali.
“Quando ho visto per la prima volta le foto di Roberto Tarallo mi sono detto: ‘vorrei abitare in questa città’. E solo in quel momento mi resi conto che si trattava di Rio, città che vesto come la mia pelle. Vuol dire che Roberto era riuscito a mostrarmi una città differente che è esistita prima nel suo sguardo e solo lui ha visto”. (Ruy Castro)
“(…) Tarallo disegna il percorso di una fotografia segnata dal quotidiano e svincolata da facili estetismi e mode. Vitale e sincera, essa cattura la forza positiva, l’energia e il dinamismo di una umanità variegata e meticcia, non con l’artificio, ma con spontaneità e interesse per ogni donna o uomo incontrati, ancora prima con lo sguardo, che con l’obbiettivo della macchina fotografica. Naturalistica e popolare, la fotografia di Tarallo è un lavoro che non si esaurisce nel puro documento, bensì ha una valenza antropologica, quasi cinematografica, nel trasformare volti e situazioni d’occasione in immagini d’autore”. (Gian Alberto Farinella)
Le opere dal libro sono stata esposte per la prima volta nel 2016 a Torino in quattro sedi (Conserveria, Tre Galli, Casa Mad, Axtra Galleria; inaugurazione 15 dicembre); successivamente una selezione di fotografie è stata tra l’altro proposta in una mostra dal titolo “Rio Regio – I colori di Rio de Janeiro alle porte di Regio Parco” (Torino, Casa Soana; Regio Parco-Barriera di Milano; aprile-maggio 2017), direzione artistica di Giovanni Spada.
La mostra a Villastellone è realizzata in collaborazione con il Centro Studi Santa Croce e con l’associazione culturale MonVisioni; media partner “Ieri Oggi Domani – Cronache,e arte e cultura sul filo del Po” – www.ierioggidomani.it.
Código Rio de Janeiro / Codice Rio de Janeiro. Fotografia contemporanea popolare. Opere fotografiche di Roberto Tarallo Giovando. Villastelllone, chiesa di Santa Croce – Centro Studi Santa Croce (via Ermanno Cossolo 0/1). Da sabato 1 a sabato 15 giugno 2019. Orari di apertura: lunedì 10.30-12.30, da martedì a sabato 16.30-19.30, domenica 10.30-12.30. Inaugurazione sabato 1 giugno, ore 17-20. Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni: tel. 349.6655005 – 339.5621645.
ROBERTO TARALLO GIOVANDO è nato a Villastellone (Torino) nel 1959. Regista, fotografo e artista, dal 2008 vive e lavora tra Torino, Villastellone, Cintano Canavese e Rio de Janeiro. “Código Rio de Janeiro” è il suo ultimo progetto di “ozio creativo”, primo tassello di “Código Brasil” attualmente in lavorazione. Tra gli altri progetti in fase di realizzazione: “Giacomo Avataneo. Operaio, ciclista, poeta, documentario indipendente; “1959. Il carattere immaturo del cittadino”, lungometraggio di finzione e intrattenimento a carattere sperimentale; “Antonio e Pupi Avati. Raccontare con il cinema cinquant’anni di storia”, con foto di Roberto Tarallo Giovando da “Dichiarazioni d’amore” e “Il testimone dello sposo”, intervista di Tarallo a Antonio e Pupi Avati e testi di Antonello Sarno e Alberto Decostanzi; di prossima apertura a Cintano Canavese The Art Book Room, con la collaborazione di Alex Cella e Rita Ferrero, spazio privato peri cittadini che amano le arti: pittura, cinema, fotografia, poesia, scultura; nei giorni della mostra, al 22° Festival CinemAmbiente di Torino – Rassegna Panorama Internazionale (31 maggio – 5 giugno) viene presentato “Rare”, documentario indipendente ideato e realizzato da Furio Busignani in collaborazione con Roberto Tarallo Giovando; fotografie di Roberto Tarallo Giovando, musiche di Roberto Rizzi, con la voce di Fabio Farrronato.
IL LIBRO. Roberto Tarallo Giovando, “Código Rio de Janeiro” (Edizioni Prinp 2017 – www.prinp.com).Testi di Ruy Castro, Mario Guglielminetti, Mirko Novellati Caldera, Maria Elena Marchetti, Gian Alberto Farinella, Roberto Tarallo Giovando. Progetto e fotografie Roberto Tarallo Giovando. Design grafico e impaginazione Cristina Iurissevich. Traduzioni Felipe Becker.
NELLE IMMAGINI ALCUNE FOTOGRAFIE IN MOSTRA
1. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Carnaval folly – Op.1000 Samba Luz 20 2016
2. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Sambodromo Sapucaí – Op.7 semplicidade 2016
3. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Mauá mergulho amanhã reale digitale – Op.87 un consapevole futuro post industriale 2016
4. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Stanco alsambodromo ma ancora rapido -op.51 Between the eyes and smile 2016
5. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Quando hai una Ferrari devi accelerare – Op.19 mirante Leblon 2016
6. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Forme del genio al Sambodromo Sapucaì natura Niemeyer – Op. 59 un italiano a Rio 2014
7. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Santa Teresa da Onibus – Op.100 Sintesi Umana Pittorica- 2016
8.- Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Carnaval folly – Op. 1000 Samba Luz 2016
9. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” -Paradiso comunale etico sociale Op. 55 Promenade-Flamengo 2014
10. Roberto Tarallo Giovando – “Código Rio de Janeiro” – Sambodromo Sapucaí -Op-101 sinfonia per un mondo post-industriale il tuo sangue ci salverà 2016