Alfredo Aceto ad Artissima, in fiera con un solo show proposto dalla galleria Dittrich & Schlechtriem

Alfredo Aceto Artissima 2019

Alfredo Aceto, Laughing Windows I – Detail (photo Julien Grenaud)

Torinese e recentemente vincitore del Leenaards Art Grant da parte della Fondation Leenaards, tra i più prestigiosi premi in Europa, Alfredo Aceto torna in città dalla Svizzera (vive e lavora a Losanna) per Artissima 2019 con le Laughing  Windows di una poesia.

La galleria DITTRICH & SCHLECHTRIEM di Berlino propone in fiera (Artissima Dialogue, 31 ottobre – 3 novembre) un solo show dell’artista: il progetto, realizzato con il supporto dello Swiss Arts Council (Pro Helvetia), scaturisce da The Fetish House o The house with Laughing Windows, composta in francese dallo stesso Aceto a maggio di quest’anno.

Alfredo Aceto Laughing Windows

Alfredo Aceto, Laughing Windows I (photo Julien Grenaud)

Il testo mescola le indagini sulle identità queer e sull’architettura come fenomeno di influenza. Alcune informazioni relative a luoghi specifici e traumatici potrebbero essere state dimenticate o addirittura cancellate dal cervello. Questi elementi spazio-temporali mancanti rappresentano una trasformazione di qualcosa che inizialmente era rassicurante e poi percepito come repressivo; determinare un campo ricco per identificare un ecosistema emancipatore.

Lavorando attraverso i vari media, tra cui scultura, film e suono,  Aceto crea luoghi in cui vivere, in cui si può trovare una sorta di malinconia, alterazione cronologica e saturazione dell’immagine.

L’immaginario visivo che emerge è il risultato di multiple intersezioni con il testo, ma si tratta in realtà di domandarsi come forma e narrazione possano rinegoziare la propria posizione all’interno dell’opera.

Alfredo Aceto Laughing Windows

Alfredo Aceto, Laughing Windows II (photo Julien Grenaud)

L’artista intende creare un luogo in cui mescolare i vari strati della forma lineare del tempo trasformandosi in una piattaforma da cui emergono segni / simboli di epoche e momenti diversi. Aceto sviluppa il proprio lavoro in un percorso creativo che attraversa molteplici fasi di crescita mai veramente risolte; è una ricerca, la sua, che alimenta ettendo in discussione il proprio io e, più in generale, l’ego che regna in ogni persona se non altro a livello latente.


Alfredo Aceto

Alfredo Aceto (ritratto di Teo Nos

Alfredo Aceto (1991), nato a Torino, vive e lavora a Losanna. È stato allievo di Valentin Carron e Philippe Decrauzat all’ECAL (École Cantonale d’Art de Lausanne). Il suo lavoro è stato presentato in numerose esposizioni tra cui l’Istituto Svizzero, Milano (2019), Villa Medici, Roma (2019), Swiss Art Awards, Basel (2018), DOC!, Parigi (2018), Museo Pietro Canonica, Roma (2016), Associazione Barriera, Torino (2016), Kunsthaus Glarus, Glarona (2015), Museo del 900, Milano (2013). Le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private tra cui Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Wallriss, Collection Mobiliar, Centre d’Art Contemporain de Geneve, Museo del 900, Collezione Ernesto Espositio, Collezione Riccardo Tisci.  Nel 2019 ha vinto  il Leenaards Art Grant conferito della Fondation Leenaards. Tra i più prestigiosi in Europa, il premio permette agli artisti di sviluppare la loro ricerca in maniera ambiziosa.    Insegna nel dipartimento di Arti Visive presso l’ECAL (École Cantonale d’Art de Lausanne).

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.