Rete di “eco-attori” per lo sviluppo sostenibile della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso

La rete degli Eco-Attori – Il programma Man and Biosphere

Nel 1971 l’Assemblea Generale dell’UNESCO approva la nascita di un Programma Intergovernativo denominato “Man and Biosphere” (MaB), “Uomo e Biosfera”.
Il programma, è il risultato della proposta di un gruppo internazionale di scienziati in quarant’anni si è evoluto in un complesso insieme di attività di ricerca applicata alla gestione degli ecosistemi terrestri ed acquatici.
Il programma MaB è noto per aver dato vita ad una rete mondiale di “Riserve della Biosfera” (“Biosphere Reserves”): attualmente sono 701 distribuite in 124 paesi del mondo e il loro numero è in continua crescita.
Le aree riconosciute sono territori dalle svariate tipologie paesaggistiche (dai deserti ai parchi urbani) e dalle dimensioni più diverse (da pochi ettari a molte migliaia di chilometri quadrati).
Forse meno “famose” dei siti del Patrimonio Mondiale, le Riserve della Biosfera condividono con questi ultimi lo stesso “tetto”: quello dell’UNESCO.
L’agenzia delle Nazioni Unite ospita il Segretariato del Programma MaB che ne garantisce il buon funzionamento.
La più semplice e appropriata definizione per descrivere le Riserve della Biosfera è stata data, nel giugno 2011, a Dresda, dalla Direttrice Generale dell’Unesco, Irina Bokova, che all’apertura dei lavori per il quarantennale del Programma ha dichiarato: “Le Riserve della Biosfera sono una rete funzionale di laboratori all’aria aperta”.
L’Italia – che ha ampiamente contribuito alla creazione del Programma MaB e al suo avvio negli Anni Settanta (il professor Di Castri, ecologo, ne è stato il primo direttore e il professor Valerio Giacomini, botanico, uno dei più brillanti animatori scientifici) – conta attualmente 19 Riserve della Biosfera, dislocate in varie regioni della penisola. Ad oggi l’unica con caratteristiche transfrontaliere è quella del Monviso.


La rete degli Eco-Attori – La Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso

Nel maggio del 2013, al termine di un percorso condiviso nell’ambito del P.I.T. “Monviso: l’uomo e le territoire”, i Parchi del Monviso e del Queyras hanno ottenuto il riconoscimento MAB (Man and Biosphere) per ciascuna delle due vaste aree di riferimento, con l’intento di ottenere l’approvazione ad una unica riserva MAB transfrontaliera.
Così, nel giugno 2014 l’UNESCO ha approvato la prima Riserva transfrontaliera italiana, estesa ben al di là del territorio dei due parchi naturali, ma che in essi trova la sua core zone.
Con una superficie di circa 400.000 ettari, coinvolge oltre 300.000 abitanti distribuiti tra 87 Comuni italiani e 21 francesi e interessa ambienti che vanno dall’alta montagna (le valli intorno al Monviso nel cuore delle Alpi Cozie, le Hautes-Alpes e le Alpes dell’Haite Provence nella regione PACA), fino alla pianura torinese e cuneese, arrivando a lambire le prime colline delle Langhe. All’interno della Riserva MAB Monviso sono presenti inoltre 4 siti Patrimonio dell’Umanità (Castello di Racconigi, Castello di Pollenzo, città di Briançon e Fort Mont-Dauphin).
La presenza del massiccio del Monviso, del fiume Po, di una pluralità di laghi alpini, di molteplici paesaggi caratterizzati dalla relazione equilibrata tra uomo e ambiente e da una elevata ricchezza ecologica e biologica fanno di questo territorio uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi.
Ogni Riserva della Biosfera deve includere tre zone interdipendenti:
• La “core-area” è costituita dalle aree protette (Parco del Monviso e Riserve e Parc naturel régional du Queyras), e rappresenta, anche dal punto di vista giuridico, l’area di protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali presenti al suo interno.
• La “buffer zone”, che si identifica con i confini amministrativi dei Comuni interessati dal territorio degli enti di gestione delle aree protette e dei siti di importanza comunitaria. Si tratta di un’area cuscinetto adiacente alla core area dove si sviluppano attività sostenibili per l’uso delle risorse naturali e che rispettino la biodiversità e favoriscano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi.
• La “transition zone” corrisponde invece all’estensione degli altri 75 Comuni italiani interessati dalla Riserva transfrontaliera, un’area di cooperazione, non sottoposta a vincoli giuridici, al cui interno si sviluppano le attività e gli insediamenti antropici. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realizzazione di progetti e buone pratiche di sviluppo sostenibile, a beneficio della popolazione locale residente.
Sono fondamentalmente tre gli obiettivi su cui si mettono in gioco le Riserve della Biosfera:
1) La conservazione: la Riserva, in particolare attraverso le aree protette, sviluppa metodi e pratiche per la tutela della biodiversità e lavora alla realizzazione di reti ecologiche;
2) Lo sviluppo sostenibile: il comune riconoscimento nell’ambito della CETS (Carta europea del turismo sostenibile) dei due enti parco ha permesso la creazione di una rete di operatori turistici motivati al rispetto dei principi del turismo sostenibile. Si lavora inoltre alla promozione del patrimonio culturale e al sostegno all’economia verde, soprattutto attraverso i progetti Alcotra;
3) Il supporto logistico: esperienze positive sono state condotte in ambito di educazione ambientale e del coinvolgimento dei giovani nella Riserva. Parallelamente si sono sviluppate attività di ricerca in collaborazione con gli istituti universitari di riferimento.


La rete degli Eco-Attori – Il progetto Terres Monviso

Il Piter Terres Monviso coinvolge un territorio che comprende in Italia le Unioni Montane dalla Valle Stura alle Valli del Monviso e la pianura Saluzzese e in Francia le Comunità dei Comuni del Guillestrois – Queyras, Serre – Ponçon e Ubaye – Serre – Ponçon.
Si articola su cinque progetti che riguardano ambiente, sicurezza e infrastrutture, sostegno alle fasce deboli.
Oltre al progetto EcO, coordinato dal Parco del Monviso, i progetti sono:
– T(o)UR: miglioramento del posizionamento del sistema turistico trasfrontaliero sul mercato internazionale;
– Ris[K]: gestione associata transfrontaliera delle problematiche di sicurezza della mobilità (valanghe, sicurezza stradale, dissesto idrogeologico);
– IncL: migliorare l’approccio socio-sanitario sul territorio di media e di alta montagna.
-CoCo: progetto di coordinamento e comunicazione dei 4 progetti semplici sopracitati


La rete degli Eco-Attori – Il progetto Interreg Alcotra “Terres Monviso – EcO”

Il progetto Terres Monviso – EcO partecipa alla più globale attuazione del PITER Terres Monviso, con un’attenzione specifica al suo prestigioso patrimonio naturale e culturale (doppio riconoscimento Unesco: Riserva transfrontaliera della Biosfera e Patrimonio Mondiale). Sicuro punto di forza per le Terres Monviso, non rappresenta ancora una reale opportunità di sviluppo economico. Il territorio non valorizza abbastanza questi riconoscimenti internazionali poiché ne sottovaluta le potenzialità che gli permetterebbero di costruire attorno a ciò una strategia di sviluppo.
Il progetto si propone di superare questa situazione, predisponendo una rete di attori, pubblici e privati, questa potenzialità potrebbe tuttavia essere il motore di uno sviluppo attraverso le filiere verdi locali, che per definizione contribuiscono alla trasformazione di questi patrimoni.
Il progetto è costituito da 3 WP: Governance e gestione, Comunicazione e Sostegno alle economie verdi. Si rivolgono agli attori pubblici e privati del territorio e coinvolgono il mondo della ricerca. La loro attuazione e la centralità dell’innovazione permettono di garantire una condivisione dei mezzi e ottimizzare le ricadute sul territorio La dimensione transfrontaliera è parte integrante delle Terres Monviso e della RBT del Monviso, unico territorio transfrontaliero sulla zona Alcotra riconosciuto a livello internazionale dall’UNESCO. È necessario ora mettere a sistema un partenariato nuovo e adeguato, che permetta di decuplicare il valore aggiunto dei label.


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Una risposta

  1. 14 Gennaio 2020

    […] Rete di “eco-attori” per lo sviluppo sostenibile della Riserva della Biosfera transfrontaliera d… […]

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