Manuel e Marta sono le maschere ufficiali del Carnevale carignanese 2020, vestiranno i panni del Gran Siniscalco e della Castellana

Manuel e Marta, Carnevale 2020

Rullino i tamburi, l’annuncio ufficiale è arrivato e possiamo finalmente dare la notizia: Il Gran Siniscalco e la Castellana 2020 sono Manuel Nicosiano e Marta Bussano, entrambi carignanesi ed entrambi con il Carnevale nel sangue. Saranno loro a impersonare i sovrani del Carnevale carignanese di quest’anno: presentazione e investitura sabato 8 febbraio al Teatro Cantoregi (appuntamento alle ore 17), poi il via ai dieci giorni di festa (dal 15 al 25 febbraio; quattro sfilate dei carri allegorici ed eventi vari;  il programma, a cura del Comune e  realizzato con il Comitato Manifestazioni e in collaborazione con le altre associazioni locali , è agli ultimi ritocchi e sta per essere diffuso. SEGUITECI QUI PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).

Abbiamo incontrato i successori di Marco Beltrando e Chiara Baravalle, Gran Siniscalco e Castellana 2019 nei giorni scorsi.

Estroversi e spontanei, Manuel e Marta sono entusiasti ed emozionati e non lo nascondono. Coppia anche nelle vita,  si raccontano a ruota libera alla vigilia dell’inizio di questa nuova avventura insieme, in cui si sentono già pienamente coinvolti. Ormai presi nel vortice dei preparativi, ci hanno parlato della loro gran voglia di divertirsi  ma anche di quanto siano consapevoli delle responsabilità che il ruolo comporta. Manuel e Marta sprizzano energia da tutti i pori e  un’allegria contagiosa.

Lasciamo la parola a loro, che cominciano con una breve presentazione.  Manuel:  “31 anni, carignanese da sempre, dopo la laurea in giurisprudenza lavoro a Torino come impiegato in un’azienda del settore petrolifero ed energetico. Amante del Carnevale sin da bambino e figlio di carnevalanti, nel tempo libero pratico sport, ascolto musica, e adoro viaggiare”.  Marta:  “24 anni, carignanese sin dalla nascita, dopo la laurea in amministrazione aziendale lavoro a Carmagnola come impiegata in un’agenzia assicurativa. Avendo vissuto per 23 anni in via Salotto ho da sempre ammirato da vicino le sfilate facendone inevitabilmente parte. Nel tempo libero ho da sempre giocato a tennis che è diventata la mia passione principale”.

Quella che segue è una sintesi della chiacchierata con Manuel e Marta.

 

 



Come vi è arrivata la proposta? Chi dei due ha convinto l’altro o la decisione di accettare è stata presa di comune accordo

MANUEL: “Durante un weekend in montagna, abbiamo ricevuto la proposta tramite una telefonata, come un fulmine a ciel sereno. Poiché stavo guidando lo stupore è stato tale da farmi accostare immediatamente. Prima che la macchina si fermasse avevo già preso la mia decisione, ed ho cercato negli occhi di Marta la stessa risposta”.

MARTA: “Siccome a parlare al telefono ero io, ho messo immediatamente il vivavoce e, sapendo da chi proveniva la chiamata, ho subito pensato che dietro ci fosse lo zampino di mia sorella Giulia. Guardando Manuel con la felicità negli occhi, abbiamo  sin da quel momento, trovato un’intesa”.

– Sensazioni di questi giorni di preparativi, avete preoccupazioni e timori o prevale l’entusiasmo?

MANUEL E MARTA: “Sono sicuramente la gioia e la voglia di iniziare questa esperienza a prevalere su tutto. Nonostante i preparativi siano fitti ed impegnativi, l’ entusiasmo è molto forte, tale da trasformare ogni piccola preoccupazione quotidiana in un buon proposito verso il nostro Carnevale”.

– Qualche anticipazione sui costumi

MANUEL: “Da un lato il rispetto della tradizione dall’altro una piccolo richiamo ad un periodo storico che mi ha da sempre affascinato. Sorpresa!”.

MARTA: “Il mio vestito sarà assolutamente uno dei ricordi più belli che mi porterò dietro da questo Carnevale 2020. Dimenticavo, sarà rigorosamente Carignanese”.

– Entrambi carnevalanti, anche se in modi diversi, che effetto vi fa essere quest’anno “dall’altra parte”?

MANUEL E MARTA: “Senza dubbio sarà un’occasione unica ed irripetibile di rappresentare la nostra città nell’ambito di una manifestazione così sentita e così legata alla tradizione. Anche se abbiamo vissuto finora il Carnevale in due maniere diverse, uno partecipando sin da bambino come iscritto ai carri, l’altra travestendosi sempre con un costume differente, quest’anno il minimo comune denominatore sarà vivere questa festa interpretando un ruolo da sempre ammirato”.

– Che ricordo avete del vostro primo Carnevale in assoluto? E qual è stato il vostro primo costume?

MANUEL: “Il mio primo ricordo: 1995. 7 anni. Tutto il Borgo dei Matti in trionfo per la vittoria raggiunta con il carro “Alice nel paese delle meraviglie”. Mio papà, carnevalante DOC, mi porta sul “tamagnone” e finisco per fare una doccia nello spumante versato dall’alto della struttura: una sorta di battesimo. Primo costume, invece, a 3 anni, cucito da mia mamma: Arlecchino, un grande classico.”

MARTA: “Il mio primo costume rispecchiava il mio cartone preferito di allora: “La carica dei 101″. Correva l’anno 1998 e a soli 3 anni, la mia passione per i vestiti e per l’abbinamento bianco-nero non poteva già che manifestarsi (Manuel approva pienamente l’abbinamento dei colori!)”.

– Vestire i panni delle maschere del Carnevale è un onore ma anche un impegno, sarà un problema conciliare i tanti appuntamenti con il lavoro?

MANUEL e MARTA: “Sicuramente impersonare le due maschere più importanti del Carnevale della nostra città è motivo di orgoglio soprattutto per l’aspetto sociale e culturale di questa manifestazione. Poter partecipare in questa veste ad eventi come il Carnevale benefico ed il Carnevale nelle scuole, ci permette di trasmettere gioia e felicità a chi ha bisogno di un sorriso e a chi sorriderà partecipando al Carnevale tra qualche anno. Gli impegni sono tanti ma, quando si parla di questa festa, non possiamo che essere fieri di tutti questi appuntamenti”.

– Cosa vi aspettate da questo Carnevale? Un desiderio e un augurio per voi stessi e un n messaggio al “popolo del Carnevale”

MANUEL: “Ci aspettiamo di incrociare sguardi pieni di felicità e di poter ammirare, ancora una volta, il solito crescendo di emozioni che inizia con la prima sfilata e che sembra concludersi il martedì grasso, ma solo apparentemente. La verità è che il Carnevale di Carignano, per chi l’ha vissuto, per chi lo vive e per chi lo vivrà, non finirà mai”.

MARTA: “Vorrei che quest’anno, come sempre, l’atmosfera fosse piena di sorrisi e le persone entusiaste di farsi sentire per le strade dei borghi. I nostri cuori, pensando ad oggi, saranno pieni di ricordi ed emozioni indelebili. Carignanesi, cerchiamo di essere in questo, anche quest’anno, i migliori!”.

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