Coronavirus: e se fosse arrivato in Africa? – I NOSTRI LETTORI CI SCRIVONO
E se il coronavirus fosse arrivato in Africa?
Riceviamo e pubblichiamo.
Ormai da diversi giorni siamo costantemente informati sulla diffusione del coronavirus, delle misure di sicurezza adottate (isolamento di circa 60 milioni di persone in Cina, blocco dei voli, precauzioni in genere) e nonostante questo siamo a “conoscenza” di diversi casi sviluppatisi anche nei paesi “evoluti” del mondo, dove sono state adottate le predette misure.
Mi chiedo quale sia la situazione nei paesi meno “evoluti” (sud America, India, Africa) dove i “cordoni sanitari” sono più difficili da attuare e se in essi siano o no state prese analoghe misure.
In un mondo globalizzato, anche queste regioni meno fortunate, in particolare l’Africa dove la presenza economica della Cina è importante. Eppure di queste aree geografiche molto importanti, sia per l’estensione sia per la loro popolosità, nulla sappiamo: non sappiamo se hanno adottato misure di contrasto e prevenzione, la loro efficacia in considerazione del contesto oggettivo in cui versano, se ci sono stati episodi di contagio; l’impressione è che quelle aree siano totalmente fuori controllo.
Mi chiedo se il virus fosse arrivato in Africa quale sarebbe la sua velocità di diffusione e, concretamente, quali misure verrebbero adottate, anche dalla comunità internazionale?
Tanto per essere chiari: sarebbe applicato il blocco dei voli? Come ci comporteremmo con barconi e arrivi dal mare? Temo che, come nella serie televisiva, dovremmo confidare in “che Dio ci aiuti”.
Lettera firmata