Corona virus e effetto sull’economia piemontese dell’ordinanza per contenere il contagio
Corona virus, emergenza sanitaria e impatto pesante, con l’entrata in vigore domenica 23 febbraio anche in Piemonte dell’ordinanza del Ministero della Salute con le misure per il contenimento del contagio, sulla vita quotidiana. E conseguenze negative sull’economia piemontese compreso il comparto cultura e turistico (chiusura di scuole, cinema, teatri, musei), come ha sottolineato ieri sera il presidente della Regione Alberto Cirio, con conseguenze pesanti a Torino ma non solo.
“I dati sono preoccupanti – è l’allarme lanciato nei giorni scorsi da Confcommercio Ascom Torino e Provincia – con cali significativi per commercio e turismo anche superiori al 50%. In tutto questo le campagne stampa che arrivano dall’estero dipingono l’Italia come un posto dove non andare. Abbiamo chiesto misure a sostegno delle imprese e una comunicazione forte per riportare nei consumatori un clima fiducia e sicurezza”. “Chiediamo al Governo le stesse misure adottate per il commercio nelle zone rosse. Sostegno al reddito e assistenza. Per le imprese ci sono scadenze imminenti e le stesse agevolazioni concesse alle aziende che sono nelle zone rosse devono essere riconosciute anche in Piemonte”, ha commentato il direttore Carlo Alberto Carpignano. La difficoltà è particolarmente sentita nel capoluogo, ma non esclude il resto del territorio e le attività commerciali dei centri minori. Da Carignano Andrea Bauducco, presidente dell’Ascom locale, osserva: “Un po’ per una psicosi generale, un po’ per l’effetto a catena che la chiusura delle scuole e dei luoghi di incontro ha avuto, la città pare quasi deserta in alcuni momenti della giornata; senz’altro per gli esercenti e per le attività che lavorano con il pubblico, l’ “effetto corona virus ha ulteriormente appesantito il senso di sconforto e dimezzato o addirittura azzerato gli introiti abituali. Confidiamo in una ripresa rapida e una ritrovata serenità, motivata anche dalla fiducia che i cittadini ripongono nelle imprese del territorio”.
(‘immagina utilizzata è generica e puramente illustrativa)