IL CIELO IN UNA STANZA E INTERVISTE A DISTANZA 2 – Laura Pompeo; Gabriele Garnero; Roberto Falciola; Andrea Pizzoli; Sandra Tucci; Clara Garigliano

IL CIELO IN UNA STANZA
Vita e lavoro in casa: cosa cambia restando fermi
Interviste a di… stanza (a cura della Redazione di IERI OGGI DOMANI)

INTERVISTE A DISTANZA 2:  Laura Pompeo; Gabriele Garnero; Roberto Falciola; Andrea Pizzoli; Sandra Tucci; Clara Garigliano

Interviste a distanza 2

Laura Pompeo
Assessore Cultura, Turismo e Pari Opportunità della Città di Moncalieri
Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
Il mio modo di lavorare da qualche settimana è cambiato totalmente, sia per quanto riguarda gli incontri istituzionali (giunte, ecc.), sia per quanto riguarda le riunioni con le diverse realtà del territorio e non solo, sia per quanto riguarda gli eventi, che sono stati tutti rimandati (in Biblioteca, al Castello Reale, le manifestazioni, le visite, i convegni, le presentazioni, i concerti, gli spettacoli teatrali e di danza…).
Da dove lavora?
Da circa dieci giorni lavoro da casa, in call conference, via telefono e PC.
Il suo luogo preferito in casa e perché
Attualmente è il salotto. Ho trasferito qui – dallo studio attiguo – il pc e i documenti su cui lavoro perché mi sento nel cuore della casa: c’è un piccolo via vai di marito, figlio e gatti…
Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
Al mattino: “Meno male che non devo correre!”. Alla sera: Una preghiera che tutto questo finisca e non ci lasci troppo malconci.

Interviste a distanza 2

Gabriele Garnero
Docente

Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
Faccio lezione in teledidattica: gli studenti sono collegati da casa loro, mi mandano mail e rispondo alle loro richieste.E tutte le riunioni sono in teleconferenza su Skype.
Da dove lavora?
Da casa, ovviamente.
Il suo luogo preferito in casa e perché
Per lavorare senz’altro lo studio, dove ho tutto quello che serve e non disturbo tutti con le call su Skype.
Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
Sempre diversi…

Interviste a distanza 3

Trova le differenze

Roberto Falciola
Redattore editoriale e responsabile dell’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne di Effatà Editrice

Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?

In editrice abbiamo dei responsabili svelti, e prima ancora dei vari provvedimenti ci siamo organizzati per lavorare a distanza, portandoci a casa i pc che usiamo in sede a Cantalupa, vicino a Pinerolo. Noi facciamo libri, e parecchio del nostro lavoro si svolge in maniera indipendente gli uni dagli altri, secondo le proprie competenze, e molto è basato su piattaforme sul cloud; di fatto perciò continuiamo a fare ognuno quello che faceva prima. Quello che manca di più a tutti noi undici, credo, sia proprio l’essere vicini fisicamente, risolvere le piccole questioni di lavoro spostandoci (o dandoci una voce) da una stanza all’altra, fare due chiacchiere in pausa caffè in cui magari affrontare, senza averlo programmato, dei nodi problematici che così si sciolgono in fretta. Ci incontriamo in video riunione la mattina alle 10 e facciamo il punto insieme, senza far mancare qualche battuta distensiva e aggiornandoci anche su come stiamo, perché ci vogliamo bene, ma non è la stessa cosa… Dal punto di vista del lavoro vero e proprio, invece, il cambiamento più significativo è lo smart working, cioè lavorare in maniera «furba» articolando l’orario lavorativo nella giornata in maniera armonica con il resto della vita in famiglia, senza essere vincolato all’orario fisso di quando sei in ufficio. Poi, siccome la catena commerciale del libro si è fermata (le librerie sono quasi tutte chiuse, il distributore è fermo e non le rifornisce), il ritmo di lavoro è meno stringente e posso dedicarmi a sbrigare quelle incombenze non urgenti che aspettavano lì da un po’.



Da dove lavora?
Lavoro seduto alla mia scrivania, perché uso un iMac bello grosso perciò non me lo posso portare in giro per casa. Il mio spazio di lavoro è ricavato in fondo al salone, separato dal resto da una libreria a cui la scrivania è agganciata (soluzione Ikea!), così il perenne disordine che vi regna è più o meno nascosto ai visitatori… Ma prometto che farò ordine (prima o poi…)!

Il suo luogo preferito in casa e perché

Ci ho pensato un bel po’, prima di arrendermi al fatto che non ne ho uno… Certo la mia scrivania è il posto in cui passo gran parte del tempo in cui sono a casa (anche prima di questa situazione, per le altre cose che faccio nella vita) e ci sto bene, ma ci sono anche tanti altri angoli di casa che mi piacciono.

Primo pensiero del mattino e ultimo della sera

Mattino: «Domani sarà meglio che mi alzi prima». Sera: «Incredibile, anche oggi è passato e a momenti non me ne sono accorto!».

Interviste a distanza 2

Andrea Pizzoli
Ingegnere, imprenditore (energie rinnovabili)

Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
Già prima della pandemia lavoravo da casa almeno due giorni la settimana più, ovviamente, il weekend che serve per portarsi in pari e ripartire di slancio il lunedì mattina. Cos’è cambiato? Per me soltanto i numeri: da 2+2 sono passato a 5+2. E perché ho deciso di chiudere gli uffici ben prima delle restrizioni imposte dal governo? Perché i miei dipendenti e collaboratori sono persone più che fidate che già normalmente possono venire in ufficio o lavorare da casa (o andare a sciare o al mare) quando vogliono. Aver puntato su quel tipo di persone ed aver creato un ambiente lavorativo favorevole dotato di sottostrutture tecnologiche moderne ora più che mai mi è tornato utile: la leggerezza con cui ci siamo chiesti “da domani ufficio o casa?” e l’armonia con cui in un minuto abbiamo deciso sono state impressionanti, quasi surreali.

Da dove lavora?
Dal mio studio in casa, dotato di tutte le attrezzature informatiche e tecnologiche in generale che mi permettono di lavorare da casa come fossi in ufficio, senza quasi accorgermene. Unico neo, il borgo in cui vivo non è ancora dotato di connessione in fibra e, pur con una connessione in rame da 20Mpbs nominali, non si superano mai i 7Mbps che fuori dai numeri vuol dire “molto lenta”.

Il suo luogo preferito in casa e perché
A livello globale, nazionale e regionale, l’esigenza di sopravvivere alla pandemia ci ha costretti all’isolamento sociale. Parallelamente, nel microcosmo famigliare l’umano istinto di sopravvivenza ci consiglia alcune ore di isolamento domestico… con una moglie iperattiva ed una figlia preadolescente i miei luoghi preferiti in casa – ora come già nella vita normale – sono quelli in cui posso ritrovare me stesso eventualmente in compagnia dei miei gatti (quattro maschi…): il mio studio, il mio garage, la mia cantina.
Quando a cercare il riposo siamo in tre ed il sole ci concede qualche raggio, il giardino ci aiuta a ricordare come fosse bella vita all’aria aperta.
Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
E’ tardi e non ho ancora fatto niente. E’ tardi e non sono ancora stanco.

Interviste a distanza 2

E’ la rondine che due estati fa ha abitato su un cavo della corrente che usciva da una finestra della nostra casa, all’interno di una corte interna. E’ stata la nostra compagna per tutte le notti fino a settembre, quando un giorno non è più arrivata. Anche questo anno l’aspetteremo

Sandra Tucci
Funzionaria Storica dell’Arte presso MiBACT
Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
Lavoro da casa in modalità Smart Working
Da dove lavora?
Da casa in una stanza che adesso è diventato il mio ufficio
Il suo luogo preferito in casa e perché
Il soggiorno che essendo grande raccoglie tutto: lettura, socialità, pranzo/ cena, silenzio e comunicazione, musica. Adesso è anche il mio ufficio.
Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
Quando tutto questo finirà, ma non solo in Italia, perché non saranno i muri a proteggerci. Quando potrò riavere la mia vita soprattutto in termini di socialità. Niente sarà più come prima. Abbiamo speso tutti gli anni dopo l’ultima guerra a investire in armi, spogliando la ricerca delle migliori risorse, per ritrovarci oggi davanti ad una guerra con le armi spuntate. Spero che questo ci faccia rivedere la storia per riscrivere un nuovo capitolo. Con questa speranza mi addormento.
Interviste a distanza 2

Clara Garigliano
Dottoressa forestale, referente cave nella Direzione Cave e Miniere di Buzzi Unicem S.p.A.

Come è cambiato il suo lavoro (o il suo modo di lavorare) in questi giorni?
Per quanto riguarda il lavoro d’ufficio, con il materiale già rilevato precedentemente in campo, praticamente nulla se non il rapportarsi con i colleghi al telefono invece che vis à vis, quindi con alcune limitazioni perché la comunicazione di persona è sicuramente tutta un’altra cosa. Invece mancano i sopralluoghi e rilievi in campo per nuovi lavori o prosegui di altri, tutti rimandati a data da destinarsi e questo è un grosso limite per il mio settore…

Da dove lavora?
Lavoro da casa, se fa bello in terrazza!

Il suo luogo preferito in casa e perché
Il terrazzo, perché ho una vista molto aperta e la possibilità… di fotosintetizzare (che per me è fondamentale)!

Primo pensiero del mattino e ultimo della sera
Primo pensiero del mattino, sempre: “Ancora due minuti e poi mi alzo”. Ultimo della sera, in questo periodo: “Domani cosa mi invento nel tempo libero per queste due trottoline…”.

FINE INTERVISTE A DISTANZA 2.

INTERVISTE A DISTANZA 1

Ma le INTERVISTE A DISTANZA  continuano:  SEGUITECI!



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