Problema accoglienza e stagionali a Saluzzo: il Sindaco chiede un piano operativo in caso di arrivi disordinati ed accampamenti spontanei

Non c’è più tempo. A lanciare il grido di allarme è il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni che, dalla sua pagina Facebook ufficiale oggi spiega: “Questa notte la prima persona si è accampata sotto il viale del Foro Boario. La Regione aveva annunciato ai quattro venti un nuovo modello di accoglienza invece un altro anno è passato invano e non c’è nemmeno un piano di gestione del rischio specifico con la pandemia covid 19 in corso”. Torna alla ribalta nazionale il problema della regolarizzazione degli immigrati in Italia e dei lavoratori stagionali, che si accompagna ora alla carenza della manodopera nelle campagne.

Il primo cittadino di Saluzzo sottolinea:  “Hanno elaborato indicazioni per agriturismi, catering, ristorazione da asporto, centri estetici, barbieri e parrucchieri, centri benessere, sale da ballo, discoteche, taxi e noleggio con conducente. Addirittura norme di dettaglio per l’allenamento o l’addestramento dei cavalli nei maneggi e la toelettatura degli animali di compagnia. Non una parola sull’agricoltura, se si escludono un portale per l’incrocio domanda e offerta di lavoro esclusivamente in lingua italiana, con l’effetto di ridurre, anziché ampliare la platea dei possibili lavoratori agricoli (come se non ci fosse già abbastanza preoccupazione per la copertura dei fabbisogni) e qualche euro per contribuire all’allestimento di alloggi presso le aziende.

“E dire che la frutta del Monviso-è l’amara considerazione di Calderoni –  genera un giro d’affari di 700 milioni di euro l’anno, che le proposte innovative e collaborative sono arrivate da aziende, associazioni di categoria ed enti che si confrontano incessantemente da settimane per suggerire soluzioni e che ben 30 comuni hanno chiesto chiarimenti su modalità di spostamento e alloggiamento in sicurezza della manodopera“.

Il Sindaco conclude: “La Legge 27/2020 inoltre prevede all’art. 78 comma 3-septies che “Ai fini del contenimento del virus COVID-19, sono disposti, d’intesa con le regioni, i comuni interessati e le autorità sanitarie, appositi strumenti di controllo e di intervento sanitario sugli alloggi e sulle condizioni dei lavoratori agricoli e dei braccianti”. È necessario e urgente che la Regione e l’Unita di Crisi, coordinandosi con la Prefettura, impostino un piano operativo in caso di arrivi disordinati ed accampamenti spontanei, che rappresentano un grave pericolo igienico e sanitario in questa fase pandemica. Ho appena riscritto per l’ennesima volta a Regione, Unità di crisi ed Asl CN1. Il tempo è scaduto”.



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