Scuola a Vinovo, a settembre rientro regolare, senza smembramento di classi e senza didattica a distanza

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Poco più di un mese. Il rientro a scuola per gli studenti italiani di ogni ordine e grado si fa sempre più vicino (il 14 settembre è la data fatidica), e i preparativi per accoglierli senza pericoli e nell’assoluto rispetto delle regole anti Covid sono già in moto  da parte di Istituti scolastici e Amministrazioni locali. Di questo abbiamo parlato con l’assessore all’Istruzione Maria Grazia Midollini del comune di Vinovo. L‘Assessore ci descrive una situazione che fa sperare per il meglio, sia in termini di risorse che di sicurezza, infatti le già buone condizioni di sicurezza di scuole, mensa e trasporti a Vinovo, grazie ad interventi mirati e rinnovamenti oculati saranno portate al completo, se non perfetto, rispetto delle norme dettate dal Ministero dell’istruzione e scongiurando il ricorso a  didattica a distanza e smembramento di classi. Per gli studenti vinovesi si prospetta dunque un rientro secondo il calendario e in serenità.
Qual è la situazione generale dei vari plessi scolastici, a Vinovo?

Scuola“E’ da circa un mese e mezzo, due mesi che stiamo collaborando con le scuole, con la sua dirigenza in particolare, proprio per capire quali potranno essere le esigenze di spazio delle nuove classi che si presenteranno a settembre. Quindi muniti di numeri di classe per classe, plesso per plesso, siamo andati nei vari edifici per capire appunto se ogni edificio è strutturato per accogliere il numero di studenti previsto oppure se fosse stato opportuno fare delle modifiche. Nei vari plessi, che sono la scuola elementare Don Milani, proprio qui a Vinovo in via del Castello con la scuola media Gioanetti, e poi la Matteotti e la Gramsci che sono rispettivamente elementare e media al Dega, abbiamo fatto più sopralluoghi con i dati alla mano e abbiamo verificato che in alcuni casi gli spazi erano sufficientemente ampi per accogliere gli studenti con le distanze che il Ministero ci indicava, ovvero un metro da bocca a bocca, e con le necessarie uscite di sicurezza, percorsi di transito nel momento in cui lo studente si alza e va alla cattedra oppure esce. Quindi nel rispetto di tutte queste regole, abbiamo verificato laddove la situazione è tale da consentirle fin d’ora e anche i casi in cui occorrerebbe fare delle modifiche, che significa buttare giù muri, ampliare le aule e accogliere tutti. Siamo praticamente arrivati all’analisi di tutti i plessi a questo punto e anche ad una conclusione importante; facendo dei lavori opportuni soprattutto alla Don Milani perché è quella che ospita più classi, si riesce comunque ad accoglierle tutte nell’edificio e i bambini si riesce a mantenerli nel gruppo classe originale, non dobbiamo smembrare nessun gruppo, però interverremo con dei lavori per ottenere questo risultato. La Matteotti è totalmente in sicurezza poiché è sovradimensionata rispetto alle classi che ospita. Per la Gioanetti avevamo già ipotizzato varie demolizioni ma in realtà ne servirà una soltanto perché per il resto ci sono gli spazi. Più che altro cercheremo di ristrutturare i laboratori dell’interrato che non possiamo fare usare dalle classi per otto ore continuative perché non vi è un sistema di illuminazione e d’areazione ottimale, ma come attività di laboratorio invece si possono utilizzare. Abbiamo liberato tutti i locali che fungevano da deposito, in modo da renderli fruibili, quindi questo consentirà di potenziare anche le attività di laboratorio. Alla Gramsci, la media di Garino, invece bisogna ancora effettuare l’ultimo sopralluogo con il personale tecnico sull’opportunità di abbattere due pareti, ma secondo la scuola non sarebbe necessario quindi con questo sopralluogo capiremo se sarà necessario o meno. L’ufficio tecnico del Comune di Vinovo ha già contattato le ditte specializzate e nelle prossime settimane partiremo con i lavori, laddove è necessario demolire, quindi ci saranno muri da abbattere  e altri da ricostruire, per esempio al posto di tre aule ne rimarranno due, quindi demoliamo due muri e ne costruiamo uno in mezzo per avere gli spazi necessari. Direi che siamo molto contenti di questo risultato, eravamo molto preoccupati all’inizio e per questo avevamo, per capire quali fossero gli spazi necessari, indagato sul territorio quali altri spazi avremmo potuto utilizzare. Infatti abbiamo dei locali vuoti come la scuola Rey che ora è sede di associazioni, anche la Parrocchia nel caso si sarebbe prodigata per fornirci degli spazi. Per fortuna con un’analisi approfondita in base ai parametri forniti dal Ministero, come detto prima, siamo forse stati ancora più rigorosi di questi per evitare sorprese a settembre, ci siamo riusciti. Il 14 di settembre la scuola di Vinovo inizia regolarmente, senza didattica a distanza.”
Invece la mensa e i trasporti come verranno affrontati?
Per quanto riguarda la mensa, sono anche qui necessari dei distanziamenti sociali, riusciamo a farli rispettare però facendo dei turni. Quindi nonostante gli spazi, che ci sono, preferiamo, per essere i più rigorosi possibile, aggiungere un turno. Per fare ciò ci siamo accordati con la ditta che si occupa della mensa per aggiungere questo turno sia alle elementari, che alle medie, che alle materne. Secondo le stime vi sarà solo un turno in più, ma lo sapremo con esattezza appena riceveremo tutte le iscrizioni. Quindi anche in questo caso siamo tranquilli. Il trasporto invece, era un altro degli aspetti più complicati da affrontare perché è sempre un servizio molto costoso, quindi si temeva di dover aumentare di un pulmino tutto il servizio. Però al momento lo stato ha abolito le norme di distanziamento sui pullman; quindi ciò significa che riprenderemo il servizio come l’anno scorso; tra l’altro avevamo già richiesto le cinture di sicurezza per tutti i bambini e probabilmente faremo ricorso, perché ne abbiamo la possibilità, anche a dei volontari che accompagnino sul pulmino i bambini, proprio per essere completamente sicuri.”
Tutti questi interventi quanto verranno a costare?
“Al momento la stima che è anche la cifra che abbiamo stanziato è di 39-000 euro. Per fortuna sotto ai 40.000 euro non bisogna fare appalti ma si può subito scegliere una ditta a cui affidare i lavori, cosa che ci ha permesso di avere più tempo. Inoltre lo stato ci ha garantito 70.000 euro per interventi di questa natura e noi come Comune abbiamo aggiunto 30.000 euro del nostro bilancio, in tutto quindi il budget utilizzabile ammonta a 100.000 euro. Ciò significa che anche se la cifra dovesse aumentare abbiamo le risorse per finanziare i lavori.”

Francesco Sommario



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