Cronache dall’Ottocento al Museo Accorsi-Ometto – Le sfaccettature di un’epoca nella pittura di Bossoli e nelle fotografie del suo tempo

Bossoli

Bossoli-Veduta delle serre di Villa Litta a Lainate

Al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di Torino (via Po 55 – www.fondazioneaccorsi-ometto.it) , è in corso  e resterà visitabile fino al 21 gennaio, “Cronache dall’Ottocento – La ‘vita moderna’ nelle opere di Carlo Bossoli e nelle fotografie del suo tempo”.
La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio al XIX secolo e alla sua storia con una mostra, curata da Sergio Rebora con la collaborazione di Daniela Giordi, per la sezione fotografica, che mette a confronto le svariate sfaccettature della vita moderna dell’Ottocento attraverso la pittura di Carlo Bossoli e la fotografia storica, restituendo fedelmente le vicende del tempo, l’evoluzione dei costumi e del modo di vivere.
Nel corso dell’Ottocento il dialogo tra pittura e fotografia ha profondamente mutato la fruizione delle arti visive: le qualità insite nella nuova tecnica di rappresentazione, contraddistinta da precisione descrittiva, rapidità esecutiva e serialità del processo di riproduzione, hanno indotto il pubblico a una diversa lettura della realtà e a conseguenti elaborazioni concettuali.

Bossoli

Alfred Noack-Bellagio, Villa Serbelloni

Nei primi decenni di diffusione della fotografia, nata nel 1839, la commistione tra le due arti contribuì a una definizione verista del mondo, in primis del paesaggio, sia naturale che urbano, e della vita che in esso si svolge, coinvolgendo vedutisti da un lato e pittori di genere dall’altro. In tal senso, Carlo Bossoli risulta un personaggio emblematico: determinante il suo ruolo di straordinario cronista del proprio tempo, svolto in parallelo con la nascita e la diffusione della fotografia in tutta Europa, come è stato evidenziato da una lunga tradizione di studi, condotti soprattutto sul territorio piemontese nel Novecento a opera di storici dell’arte di primissimo piano come Ada Peyrot, autrice del catalogo ragionato di Bossoli, Franca Dalmasso, Rosanna Maggio Serra e Pier Giorgio Dragone.
L’esposizione, che annovera una novantina di opere, ripartite tra una cinquantina di dipinti e una quarantina di fotografie, si avvale dell’apporto di nuclei collezionistici privati, in alcuni casi inediti, come quello appartenente alla Collezione Litta di Vedano al Lambro (Milano), e di prestigiosi prestiti di istituzioni pubbliche, tra cui il Museo del Risorgimento di Torino, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, l’Archivio di Stato di Torino, il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, il Museo del Risorgimento di Milano e i Musei Civici di Varese.

 Bossoli

Bossoli-Villa Litta a Vedano al Lambro

 




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