Alberto Cirio, a proposito dei fatti di Torino del 26 ottobre: “Città saccheggiata, violenza inaccettabile”

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“La cosa più grave è utilizzare le paure e le angosce reali delle persone e delle aziende come alibi per trasformarle in una violenza inaccettabile, nel saccheggio di una città”, con queste parole di dura condanna il presidente  della Regione Piemonte Alberto Cirio  ha commentato le violenze (atti vandalici, vetrine e negozi presi d’assalto e saccheggiati in via Roma) che ieri sera 26 ottobre hanno funestato, in centro a Torino, le manifestazioni  di protesta contro l’ultimo Dpcm del Governo svoltesi in piazza Castello e in piazza Vittorio.

Alle categorie economiche dei commercianti ed esercenti di bar e ristoranti, ha sottolineato  Cirio, a cui le nuove misure impongono la chiusura alle ore 18, “abbiamo dato ascolto, li abbiamo incontrati, faccio mia la loro rabbia per trasmetterla al Governo, che invito ancora a valutare alcune posizioni dell’ultimo Dpcm. Vogliamo rigore assoluto per la tutela della salute ma anche il buon senso, per non uccidere alcune categorie che hanno investito per svolgere la propria attività in sicurezza”.

E sugli episodi di violenza il presidente Cirio ha proseguito“c’era qualche decina non di manifestanti, ma di delinquenti, che hanno distrutto, rubato proprio in quelle attività commerciali che oggi urlano il loro disagio e difficoltà. Nei confronti di costoro non ci vuole nessun tipo di comprensione, ci vuole il rigore assoluto, punizioni esemplari, ma dobbiamo anche ricordare che sono una minoranza che non c’entra niente con l’altra piazza che io porto con me, come Regione, in tutti i tavoli di trattativa con il Governo perché ci siano risposte concrete, chiare e immediate nei confronti di queste attività”.



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