Ripresa dell’attività ordinaria nelle Asl e negli ospedali, senza abbassare la guardia: le indicazioni della Regione per un graduale ritorno alla normalità

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Ritornare alla normalità, senza abbassare la guardia sulla pandemia. La sanità piemontese si avvia ad una lenta e graduale ripresa dell’attività ordinaria nelle aziende sanitarie e negli ospedali.  così come  annunciato nei giorni scorsi e ora comunicato dal Dirmei ai direttori generali delle Asl  e delle Aso del Piemonte.

Riattivazione progressiva e considerazione del contesto, cioè dell’evoluzione della situazione  epidemiologica: sono gli elementi di cui tenere conto: “Abbiamo disposto che le attività ambulatoriali e chirurgiche ordinarie possano gradualmente riprendere – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, compatibilmente con la specifica situazione delle singole Aziende sanitarie locali. Spazi e risorse professionali vengono riorganizzati il più possibile sulla base delle necessità e delle effettive disponibilità operative. Affrontiamo un’emergenza nell’emergenza. L’attenzione alle cure ordinarie va garantita, mantenendo alta la guardia sulla pandemia”..

“Il primo elemento necessario alla ripresa delle attività ordinarie – sottolineano dalla Regione Piemonte – riguarda la priorità degli interventi. Secondo le indicazioni dell’Assessorato, applicate dal Dirmei, le attività sospese a fine ottobre potranno infatti riprendere in maniera progressiva riorganizzando le liste d’attesa in base alla condizione clinica attuale del paziente. I direttori generali delle Asl e delle Aso devono procedere all’organizzazione dell’iter di rivalutazione delle condizioni di malattia dei pazienti in modo da stilare un nuovo calendario di attività che riguarda i ricoveri, le visite e gli interventi ambulatoriali. Saranno il CUP (Centro unico di prenotazione) e le altre strutture organizzative a contattare i pazienti per comunicare la nuova calendarizzazione delle attività”.

Il secondo elemento di cui tenere conto è il contesto in cui le attività ordinarie vengono realizzate. Tutte le attività vengono infatti riadattate alla situazione contingente: dovranno cioè tener conto dell’andamento della situazione pandemica e assicurare tutte le risorse necessarie alla gestione dell’emergenza Covid, pronti a rimodulare in qualsiasi momento le attività in caso di mutamento del quadro pandemico. Rimane confermata la tutela specifica e la continuità per lo screening oncologico.

In particolare, saranno riattivati i ricoveri nelle degenze chirurgiche dopo che il medico curante avrà verificato ed eventualmente aggiornato la classe di priorità delle patologie in lista d’attesa. Anche le attività ambulatoriali e clinico strumentali classificate come “Programmate” e come “Differibili” dovranno essere riattivate secondo le possibilità di ricovero e comunque dopo la rivalutazione dello stato di priorità. Potrà infine riprendere la libera professione intramuraria e sarà attivata in proporzione all’attività ambulatoriale.




 

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