Leggere i segni della violenza: una conferenza l’Associazione Amiche e Amici dell’Accademia di Medicina di Torino

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“Leggere i segni della violenza”. è il titolo della conferenza on line che l’Associazione Amiche e Amici dell’Accademia di Medicina di Torino ed il Segretariato Italiano Studenti in Medicina di Torino (SISM) organizzano per lunedì 15 marzo alle 17.30.

La violenza, in particolare la violenza domestica, è da molti anni un grave problema sociale, che la pandemia e i lockdown hanno ancora inasprito. L’Associazione ha scelto quindi di inaugurare le proprie attività collaborando con gli studenti di medicina ad un momento formativo di particolare significato clinico e sociale.
Dopo i saluti da parte del presidente dell’Accademia di Medicina, professor Giancarlo Isaia, e dell’incaricato locale del SISM Torino Giuseppe Cantelmo, interverrà la dottoressa  Paola Castagna, responsabile del Centro Soccorso Violenza Sessuale del Sant’Anna, sulle difficoltà a leggere e comprendere i segni della violenza. Seguiranno gli interventi del dottor Gianluigi D’Agostino, presidente della Commissione Albo degli Odontoiatri di Torino e della dottoressa Maria Teresa Sorrentino, dirigente Medico Spec. Radiologia della Città della Salute di Torino.

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Gabriella Tanturri

Infine, la dottoressa Gabriella Tanturri, già direttrice Struttura Semplice Day Surgery ORL (otorinolaringoiatria), Città della Salute di Torino, parlerà di “Lesioni ORL da violenza: strategie di riconoscimento” mentre la dr.ssa Cristina Biglia, che opera nei consultori come referente territoriale della rete antiviolenza, affronterà il tema “Risorse del territorio come risposta ai bisogni delle persone esposte a violenza e delle loro famiglie”. Sono previsti anche tre interventi da parte di rappresentanti del SISM per declinare l’incontro sulle domande degli studenti di medicina.
“L’iniziativa spiegano gli organizzatori –  è nata in seguito ad un’osservazione di una studentessa di medicina, che lamentava come i suoi colleghi ritenessero che la violenza fosse essenzialmente sessuale, quindi competenza ginecologica. In realtà, quasi tutte le specialità, per non parlare dei medici di famiglia, entrano in contatto con patologie o lesioni causate dalla violenza di genere. E’ importante che i giovani medici e gli studenti di medicina acquisiscano strumenti per saper “leggere” e interpretare i segni clinici o radiologici di violenza”.
In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro collegandosi alla pagina Facebook dell’Associazione Amiche e Amici dell’Accademia di Medicina di Torino (https://www.facebook.com/AAAMedicinaTorino).

 

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