Deposito nucleare e necessità di dati completi: l’appello della Città Metropolitana e dei Sindaci alla Regione Piemonte
Tenere in considerazione tutti i dati tecnici completi in arrivo dai territori, prima di deliberare e prendere ufficialmente posizione rispetto allo studio di Sogin spa sui siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale delle scorie nucleari: la Città Metropolitana di Torino e i Comuni rivolgono un appello alla Regione.
La richiesta è arrivata dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco e dai sindaci ed assessori dei Comuni di Carmagnola, Caluso, Chieri, Chivasso, Lauriano, Mazzè, Poirino, Rondissone e Villastellone che, giovedì 1 aprile, hanno incontrato online l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati.
“Un incontro utile e positivo – ha commenta il vicesindaco metropolitano Marocco – durante il quale abbiamo spiegato a Marnati che le diverse relazioni tecniche dei Comuni coinvolti non sono ancora terminate: sarebbe grave se la Giunta regionale deliberasse nei prossimi giorni la propria posizione senza l’indispensabile corredo tecnico”.
“Unanime – sottolineano dalla Città Metropolitana – la preoccupazione dei Comuni presenti all’incontro: per tutti è indispensabile che la Regione Piemonte formalizzi il no all’individuazione dei siti indicati da Sogin spa come idonei e per questo sono stati affidati incarichi e consulenze tecniche a geologi, agronomi, esperti ambientali che stanno terminando le relazioni”.
“Un incontro utile e positivo – ha commenta il vicesindaco metropolitano Marocco – durante il quale abbiamo spiegato a Marnati che le diverse relazioni tecniche dei Comuni coinvolti non sono ancora terminate: sarebbe grave se la Giunta regionale deliberasse nei prossimi giorni la propria posizione senza l’indispensabile corredo tecnico”.
“Unanime – sottolineano dalla Città Metropolitana – la preoccupazione dei Comuni presenti all’incontro: per tutti è indispensabile che la Regione Piemonte formalizzi il no all’individuazione dei siti indicati da Sogin spa come idonei e per questo sono stati affidati incarichi e consulenze tecniche a geologi, agronomi, esperti ambientali che stanno terminando le relazioni”.