Sui sentieri della collina di Torino in mountain bike, ma rispettando le regole e in armonia con l’ambiente

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(Foto di Dino Genovese – archivio “Aree protette Po piemontese”)

“Aiutateci a vivere i sentieri collinari in sicurezza”, è l’appello agli appassionati di mountain bike di cui si fa portavoce il Parco del Po Piemontese.  International Mountain Bike Association Italia (Imba Italia), il CAI sezione di Pino Torinese e l’Ente-Parco, insieme a Gs Sassi, Greentoso asd, SingleTrack Torino e Di Tutti i Sentieri – MTB Team, chiedono a tutti i gli irriducibili cultori della mountain bike un aiuto per rispettare regole che permettano a tutti di godere in tranquillità e sicurezza luoghi naturali belli e fragili come quelli della collina di Torino.

Le regole da seguire sono queste:

1 Rispetta la natura. Se ami andare in mountain bike, ama anche la natura e la vita all’aria aperta, rispetta la flora, non disturbare gli animali selvatici e tutte le persone che trovi durante l’escursione. Riporta a casa i rifiuti che produci, quali camere d’aria, bombolette per il gonfiaggio degli pneumatici, involucri degli alimenti energetici, ecc.

 




2 Pianifica le uscite. Conosci le difficoltà del percorso sul quale ti appresti a pedalare e preparati di conseguenza. Sforzati di essere autosufficiente, mantieni sempre efficiente la bici e l’equipaggiamento, per rimediare ai principali guasti meccanici. Porta sempre con te l’abbigliamento necessario per fare fronte ai cambiamenti del meteo

3 Resta sul sentiero. Una delle funzioni dei sentieri è di concentrare su un punto specifico l’impatto di chi vi transita, per ridurre al massimo l’erosione. Rimani sempre sul percorso, perché non creare nuove tracce è il modo corretto per muoverti nel verde con la mountain bike.

4 Evita i sentieri in caso di fango. Se percorri un sentiero fangoso, lo stai danneggiando ulteriormente e stai favorendo il suo rapido degrado. Quando il sentiero sarà rovinato, saranno necessarie molte ore di lavoro per ripristinarlo.

5 Non modificare il sentiero. Non effettuare lavori non autorizzati, non danneggiare le strutture esistenti (scalini, segnaletica, ecc.). Se osservi l’interruzione dei sentieri per frane o piante cadute, segnalano agli enti competenti.

6 Guida con prudenza. Adatta la velocità in base alle tue capacità tecniche, alla tipologia ed alle condizioni del sentiero e dalla presenza di altri utenti, per evitare di mettere in pericolo te stesso e gli altri. Devi sempre essere consapevole dei tuoi limiti. Guida in modo da avere il controllo della bicicletta e indossa i dispositivi di sicurezza adeguati, quali casco, guanti, occhiali e ginocchiere. Considera che dietro ad una curva ci può essere un ostacolo imprevisto.

7 Rispetta gli altri e modera la velocità. Quando percorri tratti affollati o attraversi i gruppi di case, per rispetto verso gli altri e per una maggiore sicurezza, modera la velocità.

8 Annuncia il tuo arrivo. Fa in modo che gli altri fruitori dei sentieri sappiano che stai sopraggiungendo alle loro spalle, rivolgendo loro un garbato cenno di avviso.

9 Dà la precedenza. Ricorda di dare sempre la precedenza a chi cammina o occupa il sentiero per lavori forestali. Quando sei in discesa è buona regola rallentare o, se necessario, fermarsi quando incroci ciclisti che salgono.

10 Sorpassa con prudenza. Fa in modo che ogni sorpasso avvenga nella maniera più sicura e gentile possibile.

Ricorda che i sentieri della collina transitano spesso su proprietà private e che occorre quindi il massimo rispetto.

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(Foto di Dino Genovese – archivio “Aree protette Po piemontese”)

Il Parco naturale della Collina di Superga è un territorio di grande valore naturalistico inserito nella Rete Natura 2000, riconosciuta a livello europeo come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) denominata IT1110002 Collina di Superga e fa anche parte della Riserva della Biosfera MaB Unesco CollinaPo.

In un territorio così importante l’attività di mountain biking, sempre più diffusa, se non svolta in armonia con l’ambiente, può creare gravi danni agli habitat forestali e mettere in pericolo la sicurezza degli altri fruitori.

“Peraltro, – sottolineano dal Parco del Po Piemontese -, se non saranno tenuti buoni comportamenti, in futuro potrebbero esserepreviste restrizioni alla pratica di questa attività. Per questo è necessario che tutti si sentano coinvolti e rispettino le regole di buona convivenza con l’ambiente in cui si trovano”.

 

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