Distretto del Cibo in venticinque – Protocollo di intesa tra i Comuni del Chierese e Carmagnolese, con Santena capofila
Alleanza tra venticinque per la promozione e valorizzazione delle infinite ricchezze della terra e del territorio. Si sta formalizzando in questi giorni, con la firma di un protocollo di intesa tra tutti i Comuni aderenti, la collaborazione per arrivare ala costituzione ufficiale del Distretto del Cibo dell’area omogenea Chierese-Carmagnolese e renderla operativa. Venticinque, appunto, i Comuni coinvolti, con Santena capofila: l’elenco comprende Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Carmagnola, Castagnole Piemonte, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Osasio, Pancalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Sciolze, Villastellone.
Tra gli impegni che i sottoscrittori si assumono: collaborare nella redazione di un progetto/dossier di candidatura, fornendo ogni supporto al professionista incaricato dall’ente capofila; raccogliere e orientare le istanze del proprio territorio comunale, le proposte dei soggetti pubblici e privati purché coerenti con le finalità del Regolamento regionale; stanziare le risorse necessarie per la costituzione del distretto, in addizionalità all’eventuale finanziamento regionale; promuovere e curare la realizzazione degli interventi di propria diretta competenza finalizzati a condividere ed arricchire le analisi e le conoscenze disponibili per integrare gli interventi di valorizzazione territoriale e di sostegno alle attività territoriali; mobilitare e convogliare l’interesse e la partecipazione degli operatori del settore dei rispettivi comuni; concorrere alla formulazione di proposte di rilancio e riqualificazione dei territori in coerenza con il contesto locale e sovracomunale.
Impegno specifico di Santena, come Comune capofila, è coordinare le attività propedeutiche alla predisposizione del dossier di candidatura per il formale riconoscimento del distretto del cibo dell’Area Omogenea chierese e carmagnolese da presentare alla Regione Piemonte. Saranno quindi istituiti tavoli di lavoro e associazioni locali, rappresentanti delle eccellenze del territorio e associazioni di categoria.