Avviato il nuovo Centro diurno del Serd di Chieri – Attività a carattere sociale, formativo ed educative

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Un nuovo percorso si è avviato  per coloro che usufruiscono, a vario titolo, dei servizi del Serd di Chieri. Nell’ambito delle attività riabilitative e di promozione della salute offerte dal Servizio delle dipendenze di via De Maria 8G, è stato infatti attivato  nei giorni scorsi un nuovo spazio diurno polivalente. Si tratta di una sala multifunzionale in cui verranno proposte alla popolazione più fragile (sia azioni di carattere sociale, educativo e formativo sia trattamenti clinico/sanitari con particolare attenzione agli interventi di Riduzione del Danno), come previsto dalla normativa piemontese sui LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). Inoltre il Centro offrirà all’intera cittadinanza, con particolare riguardo ai minori, eventi e occasioni di confronto su tematiche relative alle dipendenze patologiche e agli stili di vita, anche in un’ottica di superamento dello stigma e del pregiudizio.

Nel Chierese mancava da sempre uno spazio aggregativo che consentisse l’allargamento dell’offerta di interventi a favore di utenti, associazioni, istituti scolastici.

 




 

Il nuovo centro si inserisce all’interno delle attività svolte sul territorio. Nel quinquennio 2015-2019 tutte le attività di prevenzione rivolte al territorio hanno garantito un trend di crescita del numero di soggetti intercettati e coinvolti nei progetti offerti dalle equipe multidisciplinari, grazie all’intensa attività svolta dagli operatori del Dipartimento presso scuole e tramite eventi, grazie anche alle consolidate relazioni con gli enti locali, con il Consorzio dei servizi socio assistenziali, con gli Enti del privato sociale, e con le Forze dell’ordine.

“Siamo passati da circa 1300 utenti seguiti dal Dipartimento nel 2015 a circa 1600 nel 2019 – ha spiegato. Massimo Baruchello direttore della Serd -. L’anno 2020, come prevedibile, ha segnato una diminuzione di utenti a causa dell’impossibilità di svolgere dette attività territoriali di prevenzione e promozione della salute. Il dipartimento ha continuato a lavorare e progettare attività adeguandole alle esigenze odierne, tant’è che il Piano Locale delle Dipendenze 2021 – 2023 comprende ben 10 nuovi progetti tra cui il progetto del nuovo centro polifunzionale che prevederà azioni volte a facilitare la frequenza a soggetti che normalmente non accedono ai servizi per le dipendenze. Il centro ospiterà anche attività di formazione per enti e insegnanti nonché momenti di incontro e confronto con cittadini e con enti che a vario titolo si occupano degli aspetti sociali e della socialità”.

Un altro importante sviluppo dell’attività del Dipartimento delle dipendenze sarà dato dal prossimo avvio del servizio di Neuromodulazione, infatti lo scorso dicembre Il Dipartimento di Patologia delle Dipendenze dell’AslTO5 è stato individuato dall’Assessorato alla Sanità come una delle due sedi regionali per l’attivazione di un Servizio di Neuromodulazione per pazienti con dipendenze comportamentali e non, che avrà sede presso il locali dell’AslTO 5 di Chieri, e verrà gestito dal Dipartimento di Patologia delle Dipendenze in collaborazione con la Struttura Neurologia. Questo progetto è stato finanziato con i fondi regionali destinati al trattamento del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) e sarà offerto a tutto il territorio regionale.

E’ inoltre da segnalare anche un progetto innovativo che coinvolge l’Asl e alcuni degli Enti intervenuti all’inaugurazione del 17 giugno scorso.

Si tratta del progetto “Vivi sano e vai lontano” che riguarda gli stili di vita, svolto in collaborazione con il Comune di Chieri e i centri giovanili del chierese. Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere stili di vita sani nella popolazione giovane con modalità interattive in cui i ragazzi e le ragazze saranno protagonisti attivi della promozione della salute.

“La sinergia tra struttura, associazioni e famiglie risulta fondamentale ed indispensabile per creare un sistema territoriale realmente in grado di fornire risposte realmente efficaci alla cittadinanza in stato di bisogno – ha affermato il direttore generale Angelo Pescarmona -. Il luogo naturale ed idoneo per creare, mantenere a promuovere tale collaborazione e sicuramente il “Dipartimento Dipendenze” che deve riuscire a concertare (in pari dignità e pari responsabilizzazione rispetto ai processi di cura e riabilitazione) ma tutti gli altri attori devono quindi assicurare, la continuità assistenziale ed un intervento realmente integrato e coordinato con un unico obiettivo (che vede al centro di tutti gli interventi) la persona tossicodipendente o che faccia uso occasionale di stupefacenti e/o abuso alcolico”.

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