Tutto il fascino di Cipro – La mitica isola culla di Afrodite  protagonista nelle Sale Chiablese

cipro

l fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, ospitata nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino (piazzetta Reale – www.museireali.beniculturali.it ) fino  al 9 gennaio 2022.




 

Curata da Luca Bombardieri, docente dell’Ateneo torinese, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali, è un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, è il centro del più importante mare dell’antichità, crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo.

La mostra si delinea intorno alla più importante collezione cipriota italiana, quella dei Musei Reali di Torino, ad oggi largamente inedita, ed è arricchita da prestiti unici per la prima volta in Italia.

Le collezioni cipriote dei Musei Reali di Torino costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei. Il Museo di Antichità conta infatti più di 1000 reperti.  La raccolta torinese è la più antica fuori dall’isola e probabilmente anche la più completa in termini cronologici.

Soltanto negli ultimi decenni, i recenti studi archeologici hanno permesso di restituire all’isola la sua identità̀, il suo ruolo determinante nel commercio mediterraneo e il suo percorso di sviluppo millenario. Cipro fu, infatti, una tappa fondamentale per la navigazione antica: dall’età del Bronzo in avanti conferma il suo ruolo nodale nei contatti con il Vicino Oriente, prima con la presenza dei Fenici, poi con le dominazioni assira, egizia e persiana fino a quella romana. L’eredità cipriota appare come un insieme di modelli e influenze differenti, lingue e conoscenze, che si armonizzano in una cultura del tutto originale e fortemente distintiva.

La civiltà cipriota rivive attraverso le sculture lapidee e in terracotta, le ceramiche e gli alabastri, i vetri, i metalli, le lucerne e i gioielli, oltre a specchi, epigrafi, sigilli e monete in mostra negli spazi delle Sale Chiablese. Sette sezioni tematiche permetteranno di inquadrare i materiali nella storia e nel mito legato all’isola.

Tra i pezzi più significativi esposti in questa affascinante mostra a cavallo tra mito e realtà si evidenziano alcuni reperti conservati presso il Museo di Antichità, tra cui una testa di divinità o sacerdotessa di piccole dimensioni, in terracotta, risalente al 625-550 a.C.; un unguentario a forma di dattero, in vetro, della prima età imperiale, contenente probabilmente una sostanza oleosa a base del frutto tropicale; e una statua della dea (Afrodite) assisa in trono, arrivata a Torino nel marzo del 1847, il cui corpo e testa risalgono a età diverse, montate insieme secondo un uso caratteristico del collezionismo antiquario dell’epoca. Arriva invece da Vienna la statua di dea assisa in trono del periodo cipro-arcaico, in prestito dal Kunsthistorisches Museum, mentre dal The Metropolitan Museum of Art di New York una statua votiva in abito assiro, in calcare, datata tra 550–525 a.C., per la prima volta esposta al pubblico.




 

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