Test antigenici: la risposta delle farmacie alle richieste in aumento e l’impegno di Federfarma

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Test antigenici: le farmacie stanno affrontando il costante aumento della richiesta di tamponi antigenici. “Lo facciamo con la consueta dedizione e professionalità –  ha affermato il presidente di Federfarma Marco Cossolo – con l’impegno e la volontà che tutti i farmacisti hanno dimostrato fin dall’inizio della pandemia”.

Sono 14.000 le farmacie che, sul territorio italiano,  offrono la somministrazione di test antigenici, processando mediamente 500.000 tamponi al giorno. “Un contributo decisivo, numeri alla mano, al tracciamento dei contagi e un supporto indispensabile alla ripresa delle attività sociali ed economiche del Paese” ha sottolineato il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia.

Per assicurare ai cittadini il servizio di somministrazione dei tamponi antigenici nel pieno rispetto degli standard di sicurezza, le farmacie si sono organizzate: “Abbiamo adibito spazi dedicati interni o esterni, ampliato gli orari, assunto personale debitamente formato, alcuni colleghi eseguono i test negli orari in cui la farmacia, normalmente, sarebbe chiusa. I cittadini che intendono sottoporsi a tampone in farmacia sono sempre e comunque garantiti anche sotto il profilo igienico-sanitario. Stiamo facendo la nostra parte e continueremo a collaborare con le Istituzioni per contenere l’emergenza sanitaria” ha proseguito Tobia.

“Fin dall’inizio della pandemia le farmacie hanno dimostrato di saper rispondere in maniera immediata ed efficace alle nuove esigenze di salute della popolazione, adattandosi ad un contesto mutevole e in rapida evoluzione, affermandosi a pieno titolo come presidi di prossimità territoriali radicati sul territorio e integrati nel Servizio Sanitario Nazionale. Le farmacie assicurano, attraverso il collegamento alla piattaforma informatica del Sistema Tessera Sanitaria, il costante tracciamento dei casi di positività, garantendo la presa in carico dei cittadini da parte delle Autorità Sanitarie” ha concluso il presidente Cossolo.




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