Città di Moncalieri amica dei Bambini e Ospedale amico dell’Unicef – Al centro dell’attenzione il rapporto neonato e mamma
I bambini e le loro mamme al centro dell’attenzione. A Moncalieri nel giugno del 2019 veniva inaugurato il “Baby pit stop” presso la Biblioteca Civica “A. Arduino” di Moncalieri. I Baby pit stop, promossi dall’Unicef nell’ambito del programma “Ospedale e Comunità amici dei bambini e bambine” per favorire la cultura dell’allattamento, sono spazi dedicati a tutti i bambini e bambine del mondo in cui tutte le mamme, i papà e le famiglie in generale sono i benvenuti.
Al riguardo, l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri da alcuni mesi ha iniziato il percorso di riconoscimento di “Ospedale Amico dell’Unicef”.
L’iniziativa “Ospedale Amico del bambino”, lanciata nel 1991 dall’Unicef e dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), si pone l’obiettivo di proteggere il neonato nel primo periodo di vita tramite la promozione del legame tra genitori e bambino e il sostegno dell’allattamento, assicurando che tutti gli ospedali accolgano nel migliore modo possibile i nuovi nati e divengano dei centri di sostegno per l’allattamento al seno. In un ospedale “Amico del bambino”, tutto il personale deve essere consapevole che la coppia mamma – bambino va messa sempre al centro dell’attenzione, e deve fare tutto il possibile per impegnarsi a favorire l’allattamento al seno, incentivando, informando e supportando la neomamma.
Sotto l’aspetto informativo il dottor Antonio Marra, già direttore Pediatria-TIN dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri, decideva di consegnare alle neo mamme l’opuscolo in italiano “Benvenuti al Mondo” contenente consigli e coccole per genitori e figli. “Da tempo non consegniamo più alle famiglie, alla dimissione del neonato, materiale pubblicitario. Quest’opuscolo si inserisce, invece, perfettamente nella nostra visione di assistenza al neonato sano: permettere che i primi passi della relazione mamma bambino avvengano in un contesto favorente, rispettoso, felice, sostenendo la genitorialità con fiducia ed empatia – spiega il dottor Marra – Ed allora l’allattamento al seno, il contatto pelle-pelle, il gioco di sguardi, le coccole non necessitano di regole, ma di condivisione emotiva. Queste sono le basi affinché le mamme, sostenute ed aiutate all’inizio, tornino ad essere le vere esperte dei loro bambini”.
Tuttavia, considerato il sempre crescente numero di mamme straniere che partoriscono, la dottoressa Chiara Giovannozzi, responsabile del nido fisiologico dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri, auspicava che alle suddette potesse essere fornito l’opuscolo nelle lingue di origine ed in particolare cinese, rumeno, arabo e inglese. Infatti, sono spesso le donne straniere ad avere più difficoltà all’accesso a tutti quei servizi a sostegno della genitorialità.
Grazie alla collaborazione di persone di madre lingua, si è proceduto alla traduzione dei testi e, successivamente, alla redazione e stampa degli opuscoli. Nelle settimane scorse i nuovi opuscoli sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa nella sala Matrimoni del Comune di Moncalieri, alla presenza tra gli altri del direttore generale dell’Asl TO5 Angelo Pescarmona, della direttrice facente funzione dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri, Antonella Travierso, del sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e dell’assessore alla Cultura Laura Pompeo (la Città di Moncalieri ha concesso il patrocinio al progetto), del presidente del Comitato provinciale di Torino per l’Unicef Antonio Sgroi, del dottor Antonio Marra e della dottoressa Chiara Giovannozzi.
L’assessore Laura Pompeo riassume così le ragioni alla base della concessione del patrocinio: “La fase che segue il parto è forse per le neomamme la più delicata – sintetizza Pompeo – Il cambio repentino delle abitudini, la penuria di sonno, le paure e le incertezze relative alla cura del bimbo, la fatica quotidiana: sono diverse e tutte importanti le variabili che possono incidere sul benessere della mamma. Queste traduzioni proseguono le iniziative già in essere, uno strumento in più di sostegno alle neomamme in questa delicata fase”.
Copie degli opuscoli saranno consegnate alle neomamme all’atto delle dimissioni dall’ospedale e potranno essere consultate presso gli studi pediatrici convenzionati e presso il “Baby pit Stop” della Biblioteca “A. Arduino”, un angolo della biblioteca dedicato alle neomamme, inaugurato nel 2019 e che da allora è diventato il luogo ideale per un’intima area di sosta, per allattare e cambiare i pannolini ai propri bambini. In altri termini, la biblioteca non solo come erogatore di cultura e libri, ma anche come luogo che si intreccia alla vita quotidiana delle neomamme, facilitando l’incontro e la condivisione di percorsi e momenti che possono anche essere più difficili da superare, se affrontati in solitudine. Il quadro generale è quello di una forte attenzione da parte della biblioteca alle esigenze dei bimbi nella fascia 0-3 anni e dei loro genitori, come attesta anche l’adesione al progetto “Nati per leggere”, con allestimenti e arredi dedicati, libri di ninne nanne, rime e filastrocche, libri senso-percettivi, libri cartonati e albi illustrati; prestito di libri ai pediatri e incontri al consultorio pediatrico; laboratori e Festa dei Nuovi Nati con dono di un libro ai piccolissimi partecipanti e, da quest’anno, attribuzione del passaporto culturale ideato dal coordinamento “Nati con la cultura”. Un documento che a ogni nuovo nato e ai suoi genitori consente, per un anno, l’ingresso libero ai musei aderenti al progetto fino al compimento del primo anno d’età.
I Passi per diventare Ospedale Amico. La necessità di proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento poggia sulla consapevolezza del complesso equilibrio che regola il processo fisiologico dell’intero precorso nascita in tutti i suoi aspetti: prenatali, perinatali e postnatali. In un punto nascita, questo viene sostenuto da procedure organizzative a sostegno dell’allattamento e dell’alimentazione infantile, da operatori e operatrici con conoscenze e competenze specifiche, e da una serie di buone pratiche che mettono le famiglie al centro, sostenendole nelle scelte per l’alimentazione e la cura dei propri bambini. I Passi riguardano: Politiche e procedure a sostegno dei 10 Passi; Competenze di counselling fondamentali; Informazioni nel periodo prenatale; Assistenza al parto e nell’immediato post partum; Aiuto pratico per una madre che allatta; Assistenza a madri e bambini con bisogni speciali; Assistenza alla dimissione
Nel 1991, OMS e Unicef hanno lanciato la BFHI e da allora oltre 117 paesi hanno implementato i Dieci Passi nei loro punti nascita. Il percorso di riconoscimento OMS/Uunicef basato sulle evidenze accompagna le strutture in un processo di cambiamento. Con un ulteriore segno di vicinanza e positiva interazione, a Moncalieri, dato dalla disponibilità della Biblioteca civica Arduino a garantire il servizio di prestito di libri decentrato tra le corsie dell’Ospedale Santa Croce.