Mostra dell’Anpi a Carignano per la Giornata della Memoria – In piazza Liberazione fotografie, didascalie e brani connessi con la Shoah

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In occasione della Giornata della Memoria, l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) sezione di Carignano Caduti di Pilone Virle allestirà, giovedì 27 gennaio,  una mostra fotografica all’aperto in piazza Liberazione, dalle ore 9 alle 17.30, dal titolo “La memoria rende liberi”.

Venti tabelloni proporranno delle immagini scattate in occasione di un Treno della Memoria nei campi di concentramento di Auschwitz 1 e Auschwitz 2, del campo di sterminio di Belzec, del Monumento delle Scarpe sul Danubio a Budapest, della Fabbrica di Oskar Schindler a Cracovia, e immagini tratte da un volume che compara le condizioni dei campi ieri e oggi. Inoltre sarà dato spazio alla testimonianza di uomini e donne che si sono opposti alle persecuzioni razziali.

I tabelloni saranno completati da didascalie illustrative e brani connessi con la Shoah. Su ogni tabellone sarà presente un QR Code per consentire l’ascolto dei testi.

Il QR Code presente sulla locandina della mostra consente invece di accedere da remoto ai materiali dell’intero allestimento, così che la mostra possa essere usufruita da chi non può visitarla fisicamente e sia disponibile sul web anche in seguito.

I soci Anpi saranno presenti per eventuali interventi e spiegazioni. L’invito alla mostra è stato accolto con favore dalle dirigenze scolastiche del territorio ed è prevista la visita di scolaresche delle quinte della scuola primaria e di classi della scuola secondaria di primo e secondo grado.

La mostra si svolgerà con il patrocinio del Comune di Carignano che ha concesso lo spazio e le strutture per l’allestimento.

La contemporanea presenza, nella mattina di giovedì, dell’abituale mercato cittadino permetterà a molte persone di venire in contatto con il messaggio della mostra. Del resto, l’orrore esposto sui tabelloni fu reso possibile dal progressivo inserimento, ben prima della guerra, della discriminazione nella normalità della vita quotidiana dei popoli, ed è giusto che meditare su questo avvenga anche nella normalità del nostro quotidiano.




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