Mettere su casa: quali vantaggi?- IL COMMERCIALISTA RISPONDE, RUBRICA SU TEMI FISCALI A CURA DI DAVIDE NICCO

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Mettere su casa: quali vantaggi?

MARZO  2022 – RUBRICA SU TEMI FISCALI A CURA DI DAVIDE NICCO  studio@niccodavide,it

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“Devo comprare casa con la mia futura moglie, e successivamente ristrutturarla. A quali agevolazioni ho diritto?”. A questa domanda rispondo così: chi compra la sua prima casa può beneficiare di una serie di agevolazioni che si sono moltiplicate nel tempo. Cercherò di elencare tutte quelle più comuni.

 Atto di acquisto: risparmiare sull’imposta di registro

  • L’atto notarile di acquisto di una abitazione è assoggettato ad imposte; quella di registro oppure in alternativa dell’iva è la maggiore ed è proporzionata al valore dell’immobile.
  • Se l’acquirente compra la sua “prima casa” allora l’imposta di registro sarà più bassa: 2% (altrimenti sarebbe del 9%) se il venditore è una persona fisica, oppure 4% di iva (altrimenti sarebbe del 10%) se il venditore è l’impresa di costruttrice.

Per avere l’agevolazione di “acquisto prima casa”, occorre che:

  • la casa non sia “di lusso”, ovvero non sia classificata nelle categorie A1, A8 o A9;
  • la casa si trovi nel comune in cui l’acquirente ha la residenza o lavora, o intenda stabilirla nei successivi 18 mesi;
  • l’acquirente non sia titolare di un’altra abitazione nello stesso comune in cui si trova la casa da acquistare;
  • l’acquirente non sia titolare in tutta Italia di un altro immobile già acquistato con le agevolazioni prima casa, oppure che esso sia venduto entro un anno dal nuovo acquisto.

Ulteriori agevolazioni per gli under 36

Ulteriori agevolazioni sono previste per gli “under 36” con Isse minore di 40.000 euro, i quali in sostanza non pagheranno imposte al momento dell’atto di acquisto. Infatti non pagheranno il 2% di imposta di registro applicata per l’acquisto prima casa (vedi punto precedente) e, nel caso del 4% di iva, la pagheranno in un primo momento al costruttore che vende loro la casa, ma la recupereranno successivamente nella dichiarazione dei redditi (in genere nel 730).

Inoltre se contraggono un mutuo per l’acquisto della prima casa, una parte di esso verrà garantita dallo Stato, e quindi i tassi di interesse applicati saranno più bassi e pari circa al 2%. Sono inoltre esentati dall’imposta sostitutiva dello 0,25% sull’atto di mutuo.

Altre agevolazioni

Se poi, una volta comprata, la casa ha necessità di interventi aggiuntivi, esistono ulteriori agevolazioni di cui ho trattato nello scorso numero di questo periodico, ed a cui vi rimando:

  • se la casa deve essere ristrutturata: bonus ristrutturazione del 50%
  • se deve essere risistemato il giardino: bonus verde del 36%
  • se deve essere aumentata l’efficienza energetica della casa: bonus energetico dal 50% all’85%
  • se la casa deve essere arredata: bonus mobili ed elettrodomestici del 50%
  • se devono essere eliminate barriere architettoniche: bonus del 75%
  • se deve essere rifatta la facciata del fabbricato: bonus facciate del 60%
  • Se la casa deve essere ristrutturata con aumento dell’efficienza energetica di almeno 2 classi: superbonus 110%, ma con limiti per i lavori che devono essere completati per almeno il 30% entro il 30/6/2022 nelle case unifamiliari, mentre per le bifamiliari e superiori possono essere terminati entro il 31/12/2023
  • Con esclusione del bonus verde e del bonus mobili, gli altri bonus sono “cedibili” a istituti di credito, oppure si può chiedere direttamente lo “sconto in fattura” al fornitore.

In conclusione,  una attenta gestione ed applicazione di tutte queste agevolazioni può effettivamente far risparmiare molto a chi ha intenzione di acquistare la sua nuova casa.

RUBRICA A CURA DI DAVIDE NICCO (Dottore commercialista Revisore contabile; via Cossolo 9, Villastellone) – GLI INTERVENTI PRECEDENTI:

davide nicco

 

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