“Salvarsi con il verde” all’aperilibro del 28 aprile – Protagonista Andrea Mati, docente di orticoltura terapeutica

andrea mati

Proseguono a Casa Cavassa  di Carmagnola gli incontri letterari ideati e organizzati dal Gruppo di Lettura Carmagnola. L’aperilibro di giovedì 28 aprile è con Andrea Mati e il suo “Salvarsi con il verde – La rivoluzione del metro quadro vegetale”, appena pubblicato da Giunti Editore.

Lo psicologo James Hillman diceva che «il mondo è come un giardino, tutto quello che accade in un giardino è pieno di metafore sulla nostra vita psichica». Il ciclo di vita, il fiorire e l’appassire, la capacità di rigenerarsi delle piante hanno indubbiamente un grande valore simbolico. Ma il prendersi cura di una pianta può avere anche un effetto terapeutico, può essere un toccasana psichico per molti tipi di fragilità umana. Curando il verde, una persona in difficoltà cura se stessa, perché recupera quella dose di attenzione, fiducia in sé e progettualità che ha perso e che le è indispensabile per fiorire nella vita. Su questo principio rivoluzionario, “il verde che salva le persone fragili”, Andrea Mati ha costruito il suo lavoro e la sua missione.

Da quasi quarant’anni, infatti, collabora con comunità per il recupero di tossicodipendenti – da San Patrignano alla Comunità Incontro di don Gelmini – e con centri di assistenza per disabili psichici, e ha accompagnato nel reinserimento sociale e lavorativo decine e decine di persone svantaggiate grazie a due cooperative nate su sua iniziativa e dedite alla progettazione e coltivazione di giardini. Questa decennale esperienza ha dato luogo a una ricerca sperimentale con un sodalizio di psicologi, geriatri e psichiatri, volta a progettare giardini dalle specifiche funzioni terapeutiche, per aiutare nella cura della sindrome di Down, dell’autismo, delle depressioni, dell’Alzheimer e di tutte le dipendenze. La summa della filosofia di vita di Andrea Mati è raccontata attraverso quattro stagioni di piante e di persone che si salvano a vicenda, e che possono farci scoprire la poesia inedita del linguaggio della natura che accomuna uomini e vegetali. Ma soprattutto queste pagine ci svelano un nuovo rapporto con la bellezza del mondo che possiamo salvare nel nostro piccolo, a cominciare da ogni creatura vegetale nel metro quadro intorno a noi.

andrea mati

 




Un libro che parla d’amore, per le piante e i fiori, ma ancor più per la vita. Andrea Mati sa bene quanto la cura del verde coincida con quella dell’anima. Comunità San Patrignano
Una vita dedicata alle piante, alla loro difesa e alla loro diffusione. Grazie, Andrea, anche a nome di tutti gli uomini che hanno capito la tua missione. Dedicato da Mogol ad Andrea Mati

Un testo che ci apre gli occhi e il cuore, un percorso di storie unite da un verde denominatore.  Yunus Social Business Centre, University of Florence

LO SCRITTORE.  Andrea Mati è nato a Pistoia in una storica famiglia di vivaisti, e ha studiato architettura, arte dei giardini e musica. Attualmente lavora nell’azienda di famiglia di cui è titolare con i fratelli Francesco e Paolo. Da sempre impegnato a cercare soluzioni per migliorare complesse problematiche sociali grazie al verde, fonda circa vent’anni fa due cooperative che operano nel settore vivaistico e nella progettazione, realizzazione, manutenzione di spazi verdi e nel reinserimento di persone appartenenti a categorie protette. Si dedica da anni, in stretta collaborazione con medici specialisti, alla progettazione di spazi verdi terapeutici tra cui molti da lui ideati. Ha partecipato a convegni medici e di urbanistica in Italia e all’estero. Recentemente è stato nominato docente al primo master italiano in Orticoltura Terapeutica organizzato dall’Università di Bologna-Alma Mater Studiorum.

La formula dell’aperilibro prevede la cena più presentazione oppure unicamente la presentazione. La cena inizia alle ore 19.30 alla Locanda del Bussone, piano terra di Casa Cavassa  (via Valobra 143) e comprende due antipasti, primo, acqua e caffè al costo di 15 euro; segue la presentazione del libro, che inizia alle ore 21, allo stesso indirizzo,  nella sala nobiliare al primo piano, quota di partecipazione 1 euro. Prenotazione obbligatoria: tel. 392.5938504.

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