POSTA DI MAGGIO 2022 – I nostri lettori ci scrivono

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Carignano, Fondazione Quaranta

POSTA DI MAGGIO 2022 – I nostri lettori ci scrivono

Un anno senza Covid alla Fondazione Quaranta di Carignano

 Notizie dalla Fondazione Quaranta di Carignano. Dalla Pasqua 2021 alla Pasqua 2022: un intero anno senza Covid. alla Residenza Sanitaria Assistenziale di via San Remigio 48. Ancora in difficoltà ma con tanto altro a favore dei nostri ospiti e della comunità carignanese.

Ancora un anno di difficoltà, tra accessi alle visite ai parenti  prima precluse e poi riaperte e poi daccapo con sempre stringenti cautele in applicazione dei protocolli sanitari, modificati in funzione delle valutazioni nazionali e regionali, con tamponi a tutti gli ospiti e personale di struttura prima ogni quindici giorni poi ogni dieci ed ora a cadenza almeno mensile, con tamponi ai visitatori ed ai manutentori e poi con il green pass a tre dosi, a due dosi con tampone, infine la richiesta pomeridiana di sabato 16 aprile di produrre entro le ore 14 di martedì 19 aprile l’elenco di tutti gli ospiti, naturalmente con consenso informato, da sottoporre alla quarta dose. Questa la Pasqua 2022 e, ora, a distanza di una decina di giorni [la lettera è datata 25 aprile. Ndr] in attesa di sapere quando ci saranno consegnate le dosi per procedere al richiamo.

Nonostante le difficoltà gestionali, la Struttura ha voluto e potuto – da luglio 2021 a marzo 2022 –  e  con il supporto dell’Amministrazione comunale, offrire alla cittadinanza il servizio di prelievi in sostituzione del medesimo chiuso dall’Asl in via Cara de Canonica; nonostante ci siano state voci polemiche e commenti di disagio per la “lontananza” della sede della Fondazione (certamente più comoda delle sedi ospedaliere di Carmagnola o Moncalieri) e per i tempi di prenotazione, accesso per il prelievo e ritiro dei referti (peraltro procedure e tempistica dettate dall’Asl), tutti gli utenti hanno apprezzato il servizio reso tanto per l’accoglienza e per i controlli protocollari all’accesso, svolti con cordialità da Rita (nostra volontaria) e dal personale amministrativo anche non badando tanto agli orari dettati, senza code di attesa al freddo (anzi solo pochi minuti ed in ambiente accogliente) quanto per la grande professionalità dalle nostre infermiere.

Per svolgere regolarmente tale servizio, la Struttura ha dovuto in alcune occasioni, scontrandosi con le difficoltà e le procedure burocratiche dell’Asl, far svolgere un doppio turno alle proprie infermiere e richiedere il supporto di personale infermieristico volontario esterno; la risposta è arrivata da due infermiere professionali che già avevano lavorato al Quaranta: da Simona, pur impegnata in turni di lavoro all’ospedale di Settimo Torinese, e di Lorenza,  pur impegnata al Centro Medico di Carignano e di Santena. A loro tutte va il nostro grazie e la personale riconoscenza.

Altro problema che la Struttura ha dovuto affrontare è stato quello del medico di struttura e nonostante il dottor Domenico Gieco avesse tempestivamente comunicato all’Asl di lasciare l’attività a fine dello scorso febbraio, per raggiunti limiti di età, nessuno ha raccolto il testimone pur essendo evidente che la presenza di tale figura è necessaria per rispondere puntualmente alle scadenze di accertamento ed integrazione sanitaria  di ciascun ospite oltre che rispondere, per la disposta reperibilità, alle eventuali urgenze.

A fronte della situazione ed in carenza, l’Asl distrettuale ha indicato chi tra i medici di medicina generale (MMG: medico di famiglia o di base) avrebbe potuto, avendo maggior disponibilità in capienza, essere indicato in libera scelta dai nostri ospiti, come proprio medico di famiglia come per qualsiasi cittadino.

Ora la Struttura, per le necessarie prescrizioni e visite mediche, deve rivolgersi al MMG indicato da ciascun ospite; fortunatamente la scelta è ricaduta su tre medici di base che già operano sul territorio comunale e che intervengono a chiamata oppure, in assenza, ai loro eventuali sostituti o alla guardia medica, negli orari notturni e nelle giornate prefestive e festive, con qualche reciproca difficoltà in più di gestione ed assistenza sanitaria.

Infine, è stata individuata da pochi giorni la nuova necessaria e strutturale figura del direttore sanitario nella persona del dottor Pietro Cumbo, già primario di chirurgia degli ospedali di Carmagnola e di Moncalieri; anch’egli, lasciata l’attività ospedaliera, ha accettato da carignanese di supportarci in questa importante mansione. A lui, nella certezza del supporto che potrà e saprà darci anche nei rapporti istituzionale, va il nostro grazie.

Al dottor Paolo Ceretto, medico del lavoro, competente per la nostra  Struttura – che ha offerto la sua responsabile professionalità e dato il suo tempo con dedizione amicale assumendo e svolgendo anche il ruolo di direttore sanitario nel periodo di maggior difficoltà pandemica, da ottobre 2020 a metà aprile 2022 –  va il ringraziamento non solo mio ma della Direzione e dell’Amministrazione della Fondazione Quaranta.

Il presidente Carlo Merlo

 

A spasso tra le deiezioni canine

In questi giorni,  con immagini continue di città rase al suolo e atrocità di ogni genere, qualsiasi altro argomento appare banale ma alla base, anche per le piccole cose, contano il rispetto reciproco ed il senso civico.

Sia pure con qualche colpo di coda dell’inverno, la primavera è arrivata e tutti sentiamo il bisogno di uscire, di apprezzare il risveglio della natura, di respirare un’aria nuova ora che la pandemia è rallentata e tante restrizioni ridotte. Così muoversi a piedi diventa un piacere e le passeggiate ci portano verso la campagna… Una delle mete è il cimitero, dove uniamo queste gradevoli sensazioni al ricordo dei nostri cari defunti.

L’ideale sarebbe che la strada che prosegue via Madonnina verso il Camposanto (un tempo un semplice stretto sentiero in mezzo ai campi, poi una strada sterrata e infine asfaltata) fosse abbellita da qualche pianta e, magari, da un paio di panchine per il riposo di chi compie quel percorso. Per ora però ci accontenteremmo di non imbatterci ad ogni passo in una quantità di deiezioni canine.

Già gli escrementi dei colombi a bordo strada in città non sono un bello spettacolo ma la presenza di quelli dei cani su tutte le strade e, dove ci sono, sui marciapiedi creano un grave disagio a passanti e carrozzine.

E’ comprensibile che anche gli “amici dell’uomo” abbiano le loro necessità ma coloro che li accompagnano sanno che è sufficiente adottare con educazione i sacchetti esistenti allo scopo. Certo è che non sempre queste regole sono seguite e purtroppo succede a chi, sia pure con garbo, segnala che i “bisognini” non sono stati raccolti, di ricevere male risposte.

Ma non è proprio possibile fare in modo che i luoghi pubblici siano usufruibili da tutti?

Marilena Cavallero

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