Il primo impianto fotovoltaico galleggiante del Piemonte sarà realizzato alla Cava Germaire, tra Carignano e Carmagnola
Vedrà la luce tra Carignano e Carmagnola il primo impianto fotovoltaico galleggiante del Piemonte. Sarà realizzato nel bacino della Cava Germaire, a cavallo dei confini dei due Comuni, fuori dal centro abitato, sulla sponda destra del fiume Po, in Regione Germaire. L’impianto sarà costituito da un generatore fotovoltaico composto da 9.720 moduli fotovoltaici e da 45 inverter multi-inseguitori – ciascuno con inclinazione di 30° per ottimizzare la produzione – distribuiti su una superficie lorda di circa 5,6 ettari a fronte di un’area di bacino di circa 15 ettari, e a una distanza di almeno 50 metri dalla sponda. La potenza nominale complessiva è di 4.374,00 kWp e garantirà una produzione di circa 6 MW annui, in grado di provvedere all’autoconsumo dell’azienda estrattiva e immettere l’eccedenza in rete. L’impianto, che rientra in un più ampio progetto di riqualificazione ambientale portato avanti da Cave Gdrmaire, dovrà essere autorizzato da Regione Piemonte, Arpa ed Ente Parco e potrà essere ultimato entro la fine del 2023.
La novità, in tema di soluzioni tecnologiche come spinta alla decarbonizzazione, è stata illustrata nei giorni scorsi durante la tavola rotonda dal titolo “Transizione ecologica tra impatto sociale e trasformazione industriale”, organizzata dall’azienda Coesa (società accreditata e certificata ESCo – Energy Service Company, fondata nel 2012 ) in occasione dei festeggiamenti per i suoi dieci anni dalla nascita e dell’inaugurazione della sua nuova sede a Cit Turin, nel cuore di Torino. Tra i temi affrontati l’elettrificazione da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica degli edifici, tra incentivi statali e innovazione. Presenti come relatori: Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività produttive della Regione Piemonte, Marco Gay, presidente Confindustria Piemonte, Giorgio Marsiaj, presidente Unione Industriali di Torino, Dario Gallina, presidente Camera di commercio di Torino, Guido Saracco, rettore Politecnico di Torino e Federico Sandrone, amministratore Delegato di Coesa. Elettrificazione da fonti rinnovabili ed efficienza energetica degli edifici, tra incentivi statali e innovazione sono stati i temi dell’incontro.
L’impianto consentirà una significativa riduzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera, nell’ordine di 3.500 tonnellate di anidride carbonica in meno ogni anno. Oltre a Cava Germaire e Coesa srl, nel progetto sono coinvolte istituzioni universitarie e di centri di ricerca scientifica con lo scopo di mettere sul campo sistemi avanzati che possano migliorare ulteriormente le performance dell’impianto e creare qualcosa di unico sul territorio piemontese.
Il floating photovoltaics o fotovoltaico galleggiante, come alternativa ai pannelli tradizionali che non sono a impatto zero e consumano suolo, sembra una soluzione destinata a crescere in tutto il mondo e anche in Italia stanno crescendo gli studi impianti a energia solare da collocare come copertura di canali e bacini artificiali.