Sostegno economico ai Comuni per la gestione dei beni confiscati alla mafia – Deliberazione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte nel giorno del trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio e della morte di Paolo Borsellino

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Nel trentesimo anniversario dell’omicidio a Palermo del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta  il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità  una deliberazione di sostegno ai Comuni per la gestione dei beni confiscati alla mafia. Il testo è stato illustrato in Aula dall’assessore Maurizio Marrone. 

Alle 16.58, minuto in cui il 19 luglio del 1992 avvenne l’esplosione della bomba in via D’Amelio, l’Aula del Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta composta dagli agenti Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina.

La delibera approvata prevede lo stanziamento di 900mila euro su due anni (2022 e 2023) a favore dei Comuni, per riutilizzare beni immobili confiscati alla mafia. Oltre le finalità già previste dalla legge del 2007 (emergenza abitativa, accoglienza rifugiati, progetti socio assistenziali ed educativi, presidio del territorio con punti di accoglienza e di informazione, agricoltura sociale) con il nuovo provvedimento viene aggiunta la possibilità di utilizzare gli immobili confiscati per uffici, comandi e alloggi per gli operatori di polizia locale.

Oltre alla delibera sono stati approvati all’unanimità anche due ordini del giorno collegati. Il documento a firma Diego Sarno (Pd) chiede che ogni anno vengano emanati i bandi previsti dalla legge regionale 14/2007 per l’erogazione di contributi ai Comuni ed agli enti del Terzo Settore per il riutilizzo dei beni immobili confiscati alla mafia.  L’ordine del giorno presentato da Paolo Bongioanni (FdI), sottolinea l’impegno della Giunta regionale in questo campo, chiede che anche per l’anno 2024 siano stanziati 450mila euro di contributi tesi al recupero dei beni confiscati alle mafie.

Al dibattito hanno partecipato anche i consiglieri: Giorgio Bertola (presidente della Commissione Legalità che ha dato ieri parere favorevole alla delibera), Domenico Rossi (Pd), Diego Sarno (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Marco Grimaldi (Luv), Paolo Ruzzola (Fi).

Nel giorno del 30° anniversario dell’attentato di via D’Amelio, costato la vita al giudice Paolo Borsellino e alle cinque persone della sua scorta, la Regione Piemonte si è impegnata a rafforzare il proprio impegno sostenendo le associazioni e i soggetti attivi sul territorio del Piemonte nel recuperare e mettere a disposizione della collettività dei beni sequestrati alle mafie”. E’ il testo  contenuto nell’Ordine del giorno firmato dal consigliere regionale Davide Nicco su proposta dal presidente del Gruppo Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni, che il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato nella seduta odierna con il parere positivo della Giunta regionale. Con esso la Giunta si impegna a prolungare anche per il 2024 con ulteriori 450.000 euro il proprio impegno a sostegno delle azioni di valorizzazione sociale dei beni sottratti alle organizzazioni mafiose e restituiti alla collettività.

Spiega Nicco: “L’ordine del giorno impegna la Giunta a pubblicare al più presto il bando regionale per i contributi alle associazioni e ai soggetti impegnati nel recupero e nella gestione dei beni confiscati alle mafie, secondo la legge regionale 14/2007 che stanzia 900.000 euro per il biennio 2022-2023. Il documento chiede anche che nei relativi capitoli di spesa ne vengano previsti ulteriori 450.000 anche per l’anno 2024, per dare continuità a un impegno che vede il Piemonte fra le prime regioni d’Italia su questo fronte di civiltà e di democrazia”.

E c’è anche la richiesta di un preciso impegno al Governo sul Pnrr. “Con l’Ordine del Giorno chiediamo inoltre che il Piemonte dia seguito alla lettera sottoscritta insieme ai presidenti delle regioni Lombardia, Toscana, Lazio, Umbria, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna con la quale si richiede al Governo una diversa suddivisione, a livello nazionale, dei fondi del Pnrr destinati all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata Una diversa ripartizione che valorizzi l’impegno della nostra regione nell’onorare le tante vittime di questa battaglia civile”.

 




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