“Che il Natale sia una festa di speranza”: monsignor Cesare Nosiglia in visita al Koelliker

Koelliker

L’arcivescovo emerito di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha visitato ieri pomeriggio l’Ospedale Koelliker di Torino condividendo un momento di preghiera all’interno della Cappella con pazienti, personale sanitario e medico e Direzione dell’ospedale e visitando successivamente i reparti, dove si è trattenuto con alcuni pazienti ricoverati.

“Che il Natale sia una festa ricca di umanità, accoglienza, condivisione e soprattutto speranzaha affermato monsignor Nosiglia -. Questo ospedale è un luogo di speranza che nasce dal cuore di ogni malato, dai medici e dal personale, sempre coinvolto dal punto di vista umano perché al centro c’è ogni volta la persona”.

“La preghiera guidi e illumini i nostri giorni», ha aggiunto l’Arcivescovo emerito prima di esprimere quelli che lui stesso ha definito «pensieri speciali», indirizzati alla Direzione del Koelliker, al personale sanitarioagli ammalati e ai loro familiari. «Non esiste la malattia, ma la persona malata – ha concluso -. Mettersi a disposizione degli altri è quello che ciascuno di noi non deve mai mancare di fare”.

Durante la messa e nel corso della visita ai reparti, monsignor Cesare Nosiglia è stato accompagnato da don Paolo Fini, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute nella Curia metropolitana di Torino e da padre Stefano Camerlengo, superiore generale dei Missionari della Consolata. Al termine dell’omelia dell’Arcivescovo emerito è stato proprio don Paolo Fini a rivolgere un pensiero a padre Franco Bertolo, fino a pochi mesi fa cappellano dell’ospedale Koelliker: “Sarebbe stato molto contento di vedere la Cappella piena di gente in un giorno così importante”.

 




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