Don Carlo Gnocchi, papà dei mutilatini e fondatore della Pro Juventute – Conferenza a Moncalieri lunedì 17 aprile

don carlo gnocchi

Don Carlo Gnocchi

Nell’ambito del ciclo dedicato ai protagonisti della storia, nel campo della medicina e della sanità, il giornalista scientifico e biografo Ernesto Bodini dopo la prima conferenza su Albert Sabin, lunedì 27 marzo scorso, nella seconda si concentra sulla figura di don Carlo Gnocchi, papà dei mutilatini e fondatore della Pro Juventute. L’appuntamento è lunedì 17 aprile alla Biblioteca civica di Moncalieri (via Cavour 31) alle ore 17. Il terzo e conclusivo appuntamento del ciclo tenuto da Bodini sarà dedicato ad Albert Schweitzer (15 maggio). Ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook sulla pagina @biblomonc.

“Faremo la conoscenza di una grande figura di sacerdote, persona di profonda umanità e capacità di accoglienza – commenta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Oggi, la Fondazione Pro Juventute da lui fondata, è una grande onlus (operante anche all’estero) e gli istituti (ormai non più collegi) sono convenzionati con il servizio sanitario nazionale per il trattamento di numerose patologie”.

Carlo Gnocchi nacque da una povera famiglia in provincia di Milano e diocesi di Lodi nel 1902. Alla morte del padre si trasferì a Milano. Entrato nel Seminario della diocesi di Milano, venne ordinato prete nel 1925. Dopo alcuni anni come assistente di oratorio, venne nominato assistente spirituale dell’Istituto Gonzaga dei Fratelli delle Scuole Cristiane, a Milano. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, partì come cappellano militare volontario per il fronte greco-albanese, per condividere la sorte dei suoi giovani. Ritornò nel 1942 ma, nello stesso anno, partì per la Russia con gli alpini della Tridentina. La drammatica esperienza della guerra e della ritirata dei soldati italiani lo spinse a riflettere e a considerare il mistero del dolore, specie negli innocenti e nei bambini. Si dedicò quindi a una grandiosa opera di carità nei confronti degli orfani di guerra e dei mutilatini. Malato di tumore, morì il 28 febbraio 1956, dopo aver donato le proprie cornee a due ragazzi ciechi, in un’epoca dove i trapianti d’organi non erano ancora regolamentati dalla legge italiana. È stato beatificato sotto il pontificato di papa Benedetto XVI il 25 ottobre 2009 in piazza del Duomo a Milano. I suoi resti mortali sono venerati dal 2010 sotto l’altare della chiesa a lui intitolata, annessa al Centro «Santa Maria Nascente» della Fondazione Don Gnocchi in via Capecelatro 66 a Milano.

don carlo gnocchi

 




Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.