Musica e condivisione a Carignano: dieci cori hanno dato vita al Festival Corale con concerti nelle chiese e davanti al Duomo
Dopo la sospensione causata dalla pandemia, domenica 18 giugno scorso è tornato a Carignano il Festival Corale “Città di Carignano”, giunto alla sua terza edizione e organizzato da Associazione Corale Carignanese APS. Il format sperimentato nelle precedenti edizioni (2017 e 2019) si è nuovamente rivelato di successo, sia per le formazioni corali invitate, sia per il pubblico intervenuto: anche quest’anno è stata molto apprezzata l’idea di un Festival cucito su misura e a misura della città.
Hanno partecipato a questa edizione, in rappresentanza di cinque regioni italiane, dieci formazioni corali: oltre al Coro “Città di Carignano” diretto dal M° Ettore Galvani, l’ensemble vocale L’una e cinque (Torino), Corale Roberto Goitre (Torino), il Coro VociInNote (Torino), il coro del liceo “I. Newton” (Chivasso – TO), il Coro Contronota (Piossasco – TO), il Coro Penne Nere APS (Aosta), l’Associazione Corale Siyaya (Seregno – MB), il Coro Voci d’Alpe (S. Margherita Ligure – GE) e l’ensemble vocale Kastalia (Arezzo).
Dopo l’accoglienza e il caffè di benvenuto sotto l’ala di piazza Savoia, i coristi hanno attraversato il cuore del centro storico carignanese per giungere al Teatro “Cantoregi”. Qui si è infatti tenuto il workshop del mattino, sotto la direzione del maestro Marco Berrini, docente di Direzione di Coro e Composizione Corale presso il Conservatorio Statale di Musica “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto (TV) e direttore, fra gli altri, del Coro Giovanile Italiano.
Durante il workshop i cori riuniti hanno concertato lo Stabat Mater di J. G. Rheinberger, con accompagnamento dell’orchestra d’archi del liceo musicale “I. Newton” di Chivasso, formata da 25 fra allievi e professori di strumento: un’occasione per maestri, coristi e strumentisti per vivere e approfondire nuove esperienze, musicali e formative.
Oltre 250 persone si sono quindi riunite sotto l’ala di piazza Savoia per il pranzo.
Dalle ore 15.30 alle ore 19, le dieci compagini corali hanno poi tenuto trenta concerti a rotazione fra le cinque chiese principali della città (Duomo, Santuario Nostra Signora. delle Grazie, San Giuseppe, Battuti Bianchi, Battuti Neri).
Alle 19 l’ora dell’happy hour è diventato Happy Choir: dopo l’aperitivo, ciascuno dei dieci cori ha eseguito un brano di presentazione in piazza San Giovanni, alla presenza di un pubblico di circa duecento persone. Per questa edizione è stato chiesto ai partecipanti di declinare, secondo il proprio repertorio, un passo dalla poesia Orassion Matinera del poeta piemontese Mario Albano, che è stato scelto come fil rouge del Festival e degli eventi a corollario.
La giornata musicale si è conclusa alle ore 20 con l’esecuzione dello Stabat Mater a cori riuniti e con l’orchestra, sotto la direzione del maestro Marco Berrini, in una inedita disposizione che ha visto la maestosa facciata del Duomo divenire la quinta scenica e sonora dell’Open Singing,
La giornata di amicizia e di ritrovata voglia di fare musica assieme ha ancora goduto della cena, sempre in piazza Savoia, nella fresca sera estiva di Carignano.
Un grande grazie, prima ancora che ai cori partecipanti e al pubblico intervenuto, va a tutto il tessuto cittadino carignanese – amministrativo, religioso, associativo, commerciale e sociale – che ha reso possibile l’organizzazione del Festival.
(Foto di Viviana Francese).
Associazione Corale Carignanese APS
Coro “Città di Carignano”