La “natura che cura” entra all’hospice Faro di Carignano con un giardino sensoriale per trascorrere momenti sereni e preziosi all’aperto

hopice faro carignano ottobre 24

Gli alberi, le piante aromatiche, i fiori, le stagioni, la terra, le foglie, gli insetti, l’erba, lo zampillo della fontana, gli uccelli che arriveranno,  un piccolo angolo di mondo, quieto e profumato :il giardino sensoriale inaugurato questa mattina all‘hospice  “Alfredo Cornaglia” della Fondazione Faro a Carignano è uno spazio pensato, con competenza e amore, in cui ritrovarsi e cogliere la vera essenza del  “qui e ora”, in connessione .con la natura, benigna e benefica.

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Dedicato al benessere dei pazienti e dei loro cari, rappresenta un importante passo avanti nell’impegno di tutta la Faro  a garantire un ambiente di cura sempre più attento alle esigenze e ai bisogni delle persone: “Desidero ringraziare la Fondazione Compagnia di San Paolo, l’AslTO5  per cui è presente qui la dottoressa Anna Maria Burato, e tutti i nostri sostenitori per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto –  ha dichiarato Giuseppe Cravetto, presidente della Fondazione Faro – Grazie a questo spazio, i nostri pazienti potranno trascorrere del tempo all’aperto, immersi nella natura, e trovare momenti di serenità. Un grazie speciale va anche ai nostri volontari di Carignano, il cui impegno è fondamentale per l’assistenza quotidiana ai malati”

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Presente anche il sindaco di Carignano, Giorgio Albertino, che ha commentato: “Come amministrazione, abbiamo lavorato con determinazione per portare la Fondazione FARO nella nostra città. L’hospice Cornaglia rappresenta una risorsa preziosa per Carignano, e la comunità ha risposto con grande partecipazione e vicinanza. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che
si dedicano ogni giorno ad alleviare la sofferenza delle persone”.

Marzia Sica, responsabile Obiettivo Persone della Fondazione Compagnia di San Paolo,  ha dichiarato: “La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene da tempo, con convinzione, le attività della Fondazione Faro.  A testimonianza di questa stretta sinergia,  siamo lieti oggi di partecipare all’inaugurazione del giardino terapeutico sensoriale dell’hospice di Carignano per offrire alle persone in fase avanzata di malattia la massima qualità di vita possibile, anche attraverso uno spazio di serenità e benessere nella natura”.

Il direttore sanitario della Fondazione FARO, Alessandro Valle, ha sottolineato l’importanza del progetto per migliorare ulteriormente l’assistenza offerta: “Con la realizzazione di questo giardino sensoriale, compiamo un passo fondamentale verso un servizio di cure palliative ancora più completo, al fianco dei nostri pazienti. Il risultato ottenuto è come sempre frutto di un grande lavoro di squadra”.

“Durante la fase di progettazione dell’hospice Faro “Alfredo Cornaglia”, ci siamo domandati, insieme anche gli architetti Fulvio Farago e Luca Panattoni, in che modo avremmo potuto utilizzare gli spazi esterni che avevamo a disposizione per poter offrire il miglior benessere ai nostri pazienti e alle loro famiglie – ha raccontato  Gloria Gallo, responsabile medico dell’Hospice  – Abbiamo riflettuto sul fatto che l’hospice è un luogo di vita, un luogo dove, ognuno con le proprie modalità e con i propri tempi, ci si prepara ad affrontare una fase estremamente delicata, in cui si può sentire il bisogno di uno spazio dove poter meditare, ritrovare se stessi, cercare sollievo. E allora, pensando di creare un ambiente adatto a soddisfare questi bisogni, abbiamo pensato alla “natura che cura”, un giardino in cui in qualsiasi momento dell’anno e in tutte le stagioni, il visitatore ciclicamente potrà trovare alberi da frutto, bacche, fiori, essenze, profumi. Un’esperienza che comporterà l’utilizzo di tutti i cinque sensi”. E ha proseguito: “Ormai ci sono molti studi che dimostrano gli effetti benefici della natura sugli esseri umani. Uno in particolare ha rivelato che bastano cinque minuti di esposizione alla vista di una paesaggio caratterizzato da fiori, piante e giochi d’acqua per ridurre lo stress, abbattere l’ansia, la rabbia, la pressione e per entrare in uno stato di rilassamento”.

 




Lo spunto è venuto dagli “hearling garden”, i giardini della salute. I giardini sensoriali sono nati in Oriente, si sono diffusi rapidamente negli Stati Uniti, in Canada, in Inghilterra, realizzati soprattutto nei cortili dei grandi ospedali per contrastare il grigio anche del cemento. In Italia questa tendenza si è affermata più di recente, con la creazione di giardini nei centri per la cura dell’Alzheimer, negli ospedali pediatrici, nelle RSA. Dalle ricerche effettuate risultano, invece, ancora pochissime esperienze di questo tipo negli hospice”. A dare concretezza  all’idea e al progetto il giardiniere Alberto Chicco, con i suoi collaboratori, autore di una piccola e deliziosa guida al giardino che inizia così: “I profondi legami che connettono gli esseri viventi con l’ambiente circostante determinano un rapporto irrinunciabile di interscambio relazionale, sia sul piano biologico sia su quello spirituale”.

“Il giardino del nostro hospice – dice la dottoressa Gallo insieme a Giusi Esposito, coordinatrice infermieristica – sarà sempre un luogo aperto a chiunque desideri visitarlo”.

“Vediamo realizzato quello che avevamo in mente di fare in questi anni ha concluso  il direttore generale Luigi Stella – Oggi si chiude un cerchio importante e vederlo riconosciuto anche dall’amministrazione comunale e dalle istituzioni ci rende orgogliosi. Abbiamo bisogno di tutte queste persone che ci sono rimaste accanto fino a oggi: senza la generosità dei cittadini e delle cittadine che ci sostengono non potremmo essere qui”.

Tutti possono contribuire e prendersi cura del giardino con una donazione: dona.fondazionefaro.it/campaigns/prenditicuradelnostrogiardino/

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