La magia del colore che si fa luce alla Galleria Pirra, dal 6 dicembre al 26 gennaio
Venerdì 6 dicembre la Galleria Pirra di Torino (corso Vittorio Emanuele II 82) inaugura Quando il colore si fa luce, un gioiello di mostra che illumina le giornate buie di quest’inverno che ha tardato a venire e, nonostante ciò, ci ha presi tutti alla sprovvista.
Gabriella Pirra, codirettrice della galleria, ce l’ha commentata così: “La scelta di allestire una mostra che avesse come filo conduttore la luminosità nasce in una giornata particolarmente uggiosa e come “ribellione” ai tempi tragicamente cupi che stiamo vivendo. Ci auguriamo, infatti, che entrando in galleria ci si senta in una bolla di luce e aria fresca. La possibilità di esporre opere di autori diversi per epoca e formazione offre, inoltre, un punto di vista privilegiato, che consente di vedere come per ogni artista il colore non sia mai solo un segno decorativo, ma una forza viva attraverso la quale raccontare la propria visione del mondo“.
Le opere in mostra appartengono a pittori che provengono da luoghi ed ere diverse, ma sono accomunati dal potente strumento espressivo che consente al colore di evolversi, creando un’atmosfera unica e un rapporto esclusivo tra l’opera e chi la osserva. Per ogni artista la luminosità assume una valenza diversa, è il mezzo attraverso cui dare vita alla trama emotiva del mondo che vuole raffigurare.
Tra i maggiori interpreti di questa visione troviamo gli esponenti del postimpressionismo russo delle scuole di Mosca e San Pietroburgo, per i quali la luce è “viva” per definizione, scolpisce i volumi, modula i colori, trasporta l’osservatore in un mondo che non è solo visibile, ma percepibile emotivamente. Tra gli altri, Georgij Moroz (1937 – 2015), con i suoi colori esplosivi e carichi di luminosa energia, Dmitrij Kosmin (1925 – 2003), con un’alba altamente suggestiva e simbolica, e Piotr Stolerenko (1925 – 2018), il cui Piccolo cortile è un capolavoro evocativo. In mostra anche il francese Henry Maurice Cahours (1889 – 1974), dalla critica definito “il poeta della luce” per la sua capacità di giocare con le sfumature, di creare atmosfere fatte di sottili armonie, e di fermare la luce, impercettibilmente, sulla tela. Brillante è la luce della danese Birgitte Lykke Madsen (1960), soffusa quella degli interni della torinese Luisa Albert (1969), tersa e stillante colore quella del lombardo Luigi Bracchi (1892 – 1978). In uno scambio continuo tra l’artista, la sua pittura e il suo pubblico, la luce guida lo sguardo, svela o nasconde dettagli, accompagna l’occhio alla scoperta dell’opera, crea un clima figurativo che può essere quieto o vibrante, ma sempre fortemente evocativo, raccontando così storie diverse.
La mostra sarà visitabile dal 6 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025, in corso Vittorio Emanuele II 82, e a dicembre sarà aperta dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00. Consiglio a tutti di fare una sosta alla Galleria Pirra in mezzo alle frenetiche giornate di acquisti natalizi, ne uscirete rinfrancati nel cuore e nello spirito.
Emanuela Bernascone