Riondino vittima di spoofing, perde 11mila euro: come difendersi

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Riondino vittima di spoofing, perde 11mila euro come difendersi

Si moltiplicano i casi di spoofing, anche ai danni di utenti famosi, come dimostra il recente caso che ha visto vittima della truffa l’artista David Riondino. Difendersi da questi attacchi non è semplice ma è comunque possibile adottando una serie di strategie mirate e contromisure adeguate.

David Riondino vittima di spoofing

Un nuovo caso di spoofing. Questa volta gli hacker, esperti nella falsificazione di identità, hanno preso di mira il noto artista e cantautore David Riondino che, rispondendo a un messaggio di Nexi, piattaforma di pagamenti online, che lo informava della necessità di bloccare un pagamento non richiesto, si è visto sottrarre dal proprio conto la cifra di oltre 11.000 euro. Il livello di sofisticazione della truffa è tale da trarre in inganno anche esperti con competenze nel settore informatico. Gli utenti rispondono ai messaggi nella convinzione che questi provengano da fonti conosciute e affidabili e si ritrovano a fornire dati sensibili, quali credenziali bancarie o codici di accesso, con la conseguenza di vedersi sottratti dei soldi. Proprio come è capitato a David Riondino, che ha perso un’ingente cifra di denaro seguendo le istruzioni fornitegli telefonicamente dall’operatore del falso call center.

Come difendersi dallo spoofing

I metodi utilizzati dagli hacker per mettere in atto le truffe con la tecnica dello spoofing sono vari, e spaziano dalla truffa telefonica, sms ed e-mail, fino alla creazione di falsi siti internet. Difendersi da queste truffe non è facile, ma è possibile adottando una serie di contromisure.

Per proteggersi è fondamentale anzitutto evitare di rispondere a numeri sconosciuti e utilizzare filtri antispam in grado di bloccare o segnalare messaggi e chiamate sospette. Installare adeguati sistemi antivirus e scaricare periodicamente gli aggiornamenti. È consigliabile anche aumentare il grado di sicurezza dei propri account attivando l’autenticazione in due fattori. Prima di cliccare su un link o rispondere a messaggi è bene verificare l’autenticità delle fonti attraverso una preventiva ricerca dei siti o recapiti ufficiali. Questi, infatti, potrebbero sembrare legittimi ma contengono leggere modifiche o errori di battitura. Verificare direttamente con il mittente attraverso un canale ufficiale può aiutare a confermare la veridicità della comunicazione. Un altro modo per proteggersi dalle truffe online è quello di usare una VPN. Le reti virtuali private, infatti, cifrano la connessione internet, proteggendo la navigazione da intercettazioni e rendendo più difficile per gli hacker falsificare l’indirizzo IP o monitorare le comunicazioni. Se non si vuole investire subito del denaro in questo servizio è possibile scegliere una VPN in free download, oppure sfruttare i periodi iniziali di prova gratuita che molti provider mettono a disposizione. Le opzioni tra cui scegliere sono molte, basta studiare un minimo il mercato e trovare così la VPN più adatta alle proprie esigenze.

Un altro aspetto importante nella difesa contro lo spoofing riguarda l’adozione di misure tecniche, come l’implementazione di protocolli di autenticazione delle email. Tecnologie come SPF (Sender Policy Framework), DKIM (DomainKeys Identified Mail) e DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance) aiutano a validare l’autenticità del mittente, riducendo la possibilità che un attaccante possa mascherarsi come una fonte fidata. Inoltre, mantenere il proprio software di sicurezza aggiornato, come antivirus e firewall, aiuta a proteggere dai tentativi di spoofing che possono essere veicolati tramite malware o altre tecniche dannose. Anche l’educazione continua e la sensibilizzazione riguardo a queste minacce giocano un ruolo cruciale nella prevenzione, poiché gli attacchi di spoofing spesso si basano sull’inganno psicologico e sulla fiducia mal riposta, come succede anche nelle truffe sentimentali.




 

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